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Punto di Vista

 ARCHIVIO 

 

  • Giovedì 14 ottobre 2021, alle ore 21:00, Diretta FacebookCompilare il PEI nella secondaria di 2° grado (pagina Facebook del CIIS).
  • Sabato 16 ottobre 2021, alle ore 21:00, Diretta Facebook: Compilare il PEI nella secondaria di 1° grado (pagina Facebook del CIIS).
  • Giovedì 21 ottobre 2021, alle ore 21:00, Diretta Facebook: Compilare il PEI nella Primaria (pagina Facebook del CIIS).
  • Martedì 26 ottobre 2021, alle ore 21:00, Diretta Facebook: Compilare il PEI nella scuola dell'Infanzia (pagina Facebook del CIIS).  

 

 

(continua dalla prima pagina) inderogabile la formazione di tutto il personale docente. - PROFESSIONALITÀ COMPETENTE Il tema riguardante la "Professionalità competente" è uno degli aspetti su cui intendiamo sollevare l’attenzione. Chi lavora nella scuola italiana dell'inclusione deve acquisire la consapevolezza che nelle classi ci sono gli alunni con disabilità e che questi alunni sono "suoi alunni"; ciò presuppone che "ogni insegnante" deve saper lavorare con tutti gli alunni, quindi anche con gli alunni con disabilità e che non può rifiutarsi o giustificarsi con il "Non me la sento" (chi "si rifiuta" o "non se la sente" o pensa di dover occuparsi solamente di una parte degli alunni della classe e non di tutti non può stare nella scuola dell’inclusione). La scuola è un servizio rivolto agli alunni e noi, in quanto docenti, dirigenti, personale educativo e personale ATA, siamo presenti per garantire e tutelare questo loro diritto, avvalendoci della nostra professionalità. È infatti riconosciuto che, nella scuola, la cultura dell’inclusione richieda una mirata competenza professionale, possibile solo attraverso la formazione obbligatoria di tutto il personale docente e dirigente sulle tematiche dell’inclusione scolastica.  

TAVOLI DI LAVORO - Nel corso degli Stati Generali per il Sostegno saranno attivati specifici Tavoli di lavoro, coordinati da esperti, durante i quali i partecipanti potranno offrire indicazioni che aiutino la scuola a realizzare fattivamente i suoi obiettivi inclusivi: dalle strategie e metodologie didattiche alle modalità organizzative; dalla formazione dei “docenti” ai compiti del personale ATA e delle figure educative; dalle proposte riguardanti la classe di concorso, con la separazione delle carriere, a forme organizzative della funzione docente come l’incarico misto; dagli ausili, dai sussidi didattici e dalle tecnologie alla definizione della documentazione a supporto del percorso scolastico fino alla condivisione e alla costruzione di una solida alleanza scuola-famiglia.

Vi aspettiamo!

A conclusione di questo percorso itinerante, il CIIS presenterà al Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca la sintesi delle indicazioni emerse dai Tavoli di Lavoro, organizzati in occasione degli incontri. (Direttivo Nazionale C.I.I.S.)
Notizie dell’eventoclicca qui
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CIIS (Coordinamento Italiano Insegnanti di Sostegno) e Autismo Abruzzo Onlus promuovono un Convegno avente quale tema "Nuovo PEI e Inclusione Scolastica". L'iniziativa è patrocinata dalla Regione Abruzzo e dal CTS NTeD de L'Aquila. Il Convegno si tiene il sabato 4 settembre, dalle 9:00 alle 13:30, a L'Aquila (l'iscrizione è obbligatoria). Scarica la locandina del Convegno de L'Aquila: clicca qui

CIIS (Coordinamento Italiano Insegnanti di Sostegno) e Autismo Abruzzo Onlus promuovono un Convegno avente quale tema "Nuovo PEI e Inclusione Scolastica". L'iniziativa è patrocinata dalla Regione Abruzzo. Il Convegno si svolge venerdì 3 settembre, dalle 9:00 alle 13:30, Chieti (l'iscrizione è obbligatoria). Scarica la locandina del Convegno di Chieti: clicca qui

CIIS (Coordinamento Italiano Insegnanti di Sostegno) e Autismo Abruzzo Onlus promuovono un Convegno avente quale tema "Nuovo PEI e Inclusione Scolastica". L'iniziativa è patrocinata dalla Regione Abruzzo. Il Convegno si svolge a Teramogiovedì 2 settembre, dalle 9:00 alle 13:30 (l'iscrizione è obbligatoria). Scarica la locandina del Convegno di Teramo: clicca qui


Bozza lettera per la richiesta di didattica in presenza in "condizioni di reale inclusione" (per i genitori: per avere il formato word, scrivere a scuolaciis@gmail.com): leggi il testo


Comunicato: Lettera Aperta ai Ministri Bianchi e Stefani. Inclusione e lockdown: clicca qui
Ordinanza Regionale Campania 82/2020_ La posizione del CIIS_La posizione delle Organizzazioni Sindacali_La psizione della Federazione FISH_

La lettera del CIIS al Presidente Vincenzo De Luca: nelle scuole è necessario garantire condizioni di reale inclusione (DM 39/2020)

Il PARERE del CSPI sullo Schema di decreto del Ministro recante "adozione del modello nazionale di Piano educativo Individualizzato e delle correlate linee guida nonché modalità di assegnazione delle misure di sostegno agli alunni con disabilità ai sensi dell'articolo 7 comma 2 ter del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66". Saranno recepite dal Ministero dell'istruzione? Per approfondimenti

Per prendere visione dei nuovi modelli di PEI, ancora in bozza: clicca qui.

Comunicato stampa CIIS: "Cambia la scuola dell'inclusione: si baserà sull'approvazione attraverso un voto".

DOCUMENTO FISH: la posizione del CIIS su alcuni punti affrontati nel documento FISH in relazione alle Linee guida del nuovo modello di PEI. 

AVVIO DEL NUOVO ANNO SCOLASTICO: Il Comunicato stampa del CIIS 

ASSEMBLEA URGENTE SOCI CIIS - Lunedì 31 agosto 2020 alle ore 17.30 è convocata l'Assemblea dei Soci CIIS per affrontare il tema della riapertura delle scuole e delle problematiche connesse. Ai soci è inviata comunicazione scritta.

Venerdì 21 agosto 2020 - Pubblicate oggi le “INDICAZIONI OPERATIVE PER LA GESTIONE DI CASI E FOCOLAI DI SARS-CoV-2 NELLE SCUOLE E NEI SERVIZI EDUCATIVI DELL'INFANZIA” - Il documento è frutto del gruppo di lavoro ISS, Ministero della Salute, Ministero dell'Istruzione, INAIL, Fondazione Bruno Kessler, Regione Emilia-Romagna, Regione Veneto. Per scaricare il documento: clicca qui

Venerdì 26 giugno 2020, alle ore 21:00, Diretta Facebook  "La scuola necessita di assistenti-educatori o di figure jolly? Compiti e competenze per una reale inclusione". Alla diretta partecipano: Raffaele Iosa, già ispettore miniseriale Massimo Nutini, tecnico ANCI nazionale, Dirigenti Scolastici, Assistenti (per l'autonomia personale e per la comunicazione degli alunni con disabilità), genitori, docenti. Per approfondimenti: clicca qui

Martedì 19 giugno 2020, alle ore 17:00, Diretta Facebook  "Nota 1068. Secondaria 2 grado". Per approfondimenti: clicca qui

Venerdì 19 giugno 2020, alle ore 21:00, Diretta Facebook  "Assistenti e/o educatori nella scuola dell'inclusione: quali prospettive". Alla diretta partecipano: Raffaele Iosa, già ispettore miniseriale Massimo Nutini, tecnico ANCI nazionale, Dirigenti Scolastici, genitori e docenti specializzati. Per approfondimenti: clicca qui

Mercoledì 17 giugno 2020, alle ore 17:45, Diretta Facebook  "Nota PEI e inclusione". Alla diretta partecipano: genitori e docenti specializzati. Per approfondimenti: clicca qui

Lunedì 15 giugno 2020, alle ore 17:45, Diretta Facebook  "Nota re-iscrizione". Alla diretta partecipano i componenti del Direttivo CIIS. Per approfondimenti e per rivedere la diretta: clicca qui

Venerdì 12 giugno 2020, alle ore 21:00, Diretta Facebook  "Disabilità A Distanza. Le famiglie raccontano la loro esperienza con la DAD". Alla diretta partecipano genitori e docenti specializzati. Per approfondimenti: clicca qui

Mercoledì 10 giugno 2020, alle ore 21:00, Diretta Facebook  straordinaria "Inclusione in controtendenza: la via della reiscrizione". Alla diretta partecipano: il dr. Massimo Nutini, tecnico ANCI Nazionale e Dirigente del Comune di Prato, il già ispettore miniseriale Raffaele Iosa, Dirigenti Scolastici, genitori e docenti specializzati. Per approfondimenti: clicca qui

Lunedì 8 giugno 2020, alle ore 21:00, Diretta Facebook  straordinaria "Alunni con disabilità: Nota reiscrizione". Per approfondimenti: clicca qui

Venerdì 5 giugno 2020, alle ore 17:00, Diretta Facebook "Le novità sugli esami di Stato: presentazione, dialogo o colloquio?". Per approfondimenti: clicca qui

Mercoledì 3 giugno 2020, alle ore 17:00, Diretta Facebook "Valutazione: le novità! Nuovi scenari tra PAI e PIA. Sono obbligatori? Chi li redige? Quando?". Per approfondimenti: clicca qui

Diretta Facebook "La scuola emendata", lunedì 1 giugno alle ore 17.00_ Per informazioni: clicca qui

Mercoledì 27 maggio 2020, dalle ore 16:30 alle ore 18:00: WEBINAR gratuito su "Idee e proposte per ripartire a settembre".  Per partecipare, è necessario iscriversiCOMPILA LA SCHEDA. Ai partecipanti viene rilasciato l'Attestato, valido ai fini della formazione. Per maggiori informazioni, vai alla sezione "Attività in corso": clicca qui.  Per rivedere i precedenti webinar: vai alla sezione formazione.

Venerdì 22 maggio 2020 (ore 17.00): ASSEMBLEA-INCONTRO soci del CIIS

Mercoledì 20 maggio 2020, dalle ore 16:30 alle ore 18:00: WEBINAR gratuito su "Reinventare Rodari con le tecnologie: LA DIDATTICA DELLA VICINANZA COL GIOCO 3".  Per partecipare, è necessario iscriversiCOMPILA LA SCHEDA. Ai partecipanti viene rilasciato l'Attestato, valido ai fini della formazione. Per maggiori informazioni, vai alla sezione: attività in corso (clicca qui).  Per rivedere i precedenti webinar: vai alla sezione formazione.

Valutazione degli apprendimenti: pubblicata l'Ordinanza Ministeriale 16 maggio 2020, n. 11. Per leggere il testo clicca qui.

Lettera alla ministra Azzolina: le famiglie rispondono alla lettera del 27 aprile scorso. Dalle pagine dei social i grupppi "Non c'è Pei senza condivisione", "Sostegno: Normativa per l'inclusione" insieme a CONFAD (Coordnamento Nazionale Famiglie con Disabilità) e al CIIS (Coordinamento Italiano Insegnanti di Sostegno), dopo un ampio dibattito e un approfondito confronto, scrivono alla ministra, affrontando numerosi aspetti: dalla didattica a distanza alle criticità ad essa conseguenti fino a puntuali suggerimenti per il prossimo annno scolastico. Per leggere la lettera vai alla pagina "Lettera aperta alla ministra dell'Istruzione".

Per iscriversi al CIIS compila il modulo (file in word) e, dopo aver versato la quota Associativa, invialo all'indirizzo scuolaCIIS@gmail.com 
N.B. = Compilare i campi obbligatori 
SCARICA il Modulo di iscrizione in formato .pdf o in formato word

Martedì 12 maggio 2020, alle ore 17:00, il CIIS è on-line. "Considerazioni sulla didattica a distanza: come concludere l'anno oscolastico? Come organizzarsi per il prossimo anno?". L'appuntamento è rivolto ai soci del CIIS e ai più stretti collaboratori. A breve, dall'account scuolaCIIS@gmail.com, riceverete la mail con l'invito per accedere alla stanza. Per maggiori informazioni: clicca qui.


Mercoledì 13 maggio 2020, dalle ore 16:30 alle ore 18:30: WEBINAR gratuito su "LA COMUNITÀ IN GIOCO ENTRA NELLA DIDATTICA DELLA VICINANZA". Per partecipare, è necessario iscriversiCOMPILA LA SCHEDA. Ai partecipanti viene rilasciato l'Attestato, valido ai fini della formazione. Per maggiori informazioni, vai alla sezione: attività inn corso (clicca qui).    Per rivedere i precedenti webinar: vai alla sezione formazione.


Decreto-legge 8 aprile 2020. Quali sono le novità che attendono la scuola? Valutazione finale, esami di Stato cconclusivi del 1° e del 2° ciclo di istruzione, graduatorie, concorsi e assunzioni. Tutte le novità: clicca qui.


Lettera della Ministra Azzolina: vedi la presentazione (vai alla pagina)

Esame di stato conclusivo del II ciclo di istruzione: "Commissari interni, ad eccezione del Presidente della Commissione che sarà esterno": leggi l'ordinanza


Lunedì 4 maggio 2020, dalle ore 16:30 alle ore 18:30: WEBINAR gratuito su "Reinventare Rodari con le tecnologie: LA DIDATTICA DELLA VICINANZA COL GIOCO".  Per partecipare, è necessario iscriversiCOMPILA LA SCHEDA. Ai partecipanti viene rilasciato l'Attestato, valido ai fini della formazione. Per maggiori informazioni, vai alla sezione: attività inn corso (clicca qui).  Per rivedere i precedenti webinar: vai alla sezione formazione.

WEBINAR SULLA VALUTAZIONE: è online la "Replica integrale del webinar", che sarà trasmessa giovedì 16 aprile 2020, dalle 16.30 alle 19.00.  Per partecipare, è necessario iscriversiclicca qui Per maggiori informazioni sulla replica del webinar: clicca qui. Per rivedere il webinar: vai alla sezione formazione.


Rivedi i webinar del CIIS nella sezione "formazione"


Quali argomenti per i prossimi nuovi Webinar? Compila il form e indica le tue proposte: clicca qui

Martedì 14 aprile 2020, dalle 16:00 alle 18:00, si terrà il Webinar: "La valutazione formativa nella Didattica della Vicinanza Inclusiva" (leggi il Programma).

Il Webinar, organizzato dal CIIS (Coordinamento Italiano Insegnanti di Sostegno, dall'ITTL "Nautico San Giorgio" di Genova e Camogli e dal LSS "G.Marinelli" di Udine, è valido ai fini dell'aggiornamento del personale docente.

Per partecipare è necessario iscriversi, compilando il form alla pagina https://attendee.gotowebinar.com/register/6101951290700372747 (l'evento è ospitato da C2group). Per ulteriori informazioni: clicca qui


Guarda il video del webinar "Didattica della vicinanza inclusiva" del 31 marzo 2020: clicca qui


'I.T.T.L. "Nautico San Giorgio" di Genova e il CIIS organizzano - per martedì 31 marzo 2020 dalle ore 16:00 alle ore 18:00 - il Webinar gratuito rivolto ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado - sul tema della "DIDATTICA DELLA VICINANZA INCLUSIVA"
Per partecipare coompilare la scheda di iscrizione, disponibile alla pagina:https://attendee.gotowebinar.com/register/4043120165471361294

L'evento è ospitato da C2group
Per approfondimenti: clicca qui

L'I.T.T.L. "Nautico San Giorgio" di Genova e il CIIS organizzano - per venerdì 27 marzo 2020 dalle ore 16:00 alle ore 18:00 - il 2° Webinar gratuito rivolto ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado - sul tema "LA DIDATTICA DELLA VICINANZA INCLUSIVA"
Per partecipare è necessario iscriversi a questa pagina:https://forms.gle/SDYV2ph2zqwrEu2WA 

Per ulteriori informazioni: clicca qui   

Primo Webina gratuito "La didattica della vicinanza incllusiva" rivolto oa docenti delle scuole di ogni ordine e grado - Il Webinar, organizzato dall'I.T.T.L. "Nautico San Giorgio" di Genova e dal CIIS, è programmato per mercoledì, 25 marzo 2020, dalle ore 17:00 alle ore 19:00. Relatori: Raffaele Iosa, Paolo Fasce, Evelina Chiocca - Per partecipare è necessario iscriversi a questa pagina:https://forms.gle/SDYV2ph2zqwrEu2WA - Per approfondimenti clicca qu
 

Al via il V ciclo del Corso di Specializzazione per le attività di sostegno: è pronto il decreto
In data 12 febbraio, il MIUR ha emanato il decreto ministeriale n. 95, con il quale viene attivato il quindi ciclo del corso di formazione per il conseguimento della "specializzazione per le attività di sostegno".

PER APPROFONDIMENTI clicca qui.

NOTA BENE: POSTICIPATE LE DATE DI SVOLGIMENTO DEI TEST PRELIMINARI. Il Ministro dell'Istruzione e della Ricerca fissa le nuove date nel mese di maggio 2020, precisamente il lunedì 18 maggio e martedì 19 maggio. (vai alla pagina approfondimenti per leggere le novità)

Partono le assemblee del CIIS su tutto il territorio nazionale 
 
Non si fa attendere la risposta del CIIS alle numerosissime richieste di consulenza e confronto sul piano dell'integrazione, dell'inclusione e della formazione professionale da parte dei docenti di sostegno.
A breve il Coordinamento Italiano Insegnanti di sostegno renderà note le date e le sedi delle assemblee degli iscritti e simpatizzanti.
 
Per ulteriori informazioni 3494144750
Dott.ssa Evelina Chiocca
Prof. Giuseppe Argiolas
 
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In una logica di qualità del sistema di istruzione, il successo di una scuola inclusiva dovrebbe derivare dall’ordinaria programmazione didattica, oggetto di verifica e valutazione (Nota 27 luglio 2005, Prot.  n. 4798). Vale a dire che la quotidianità non può essere barattata con la straordinarietà (Evelina Chiocca)

 
SPECIALE

PUBBLICATO IN GAZZETTA UFFICIALE IL DECRETO CHE RIPORTA I CORRETTIVI AL DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017/66 (D.lgs. 96/2019)

Si evidenzia come il nuovo provvedimento veda già applicati alcuni correttivi, pur in assenza dei decreti applicativi (si veda, per tutti, il decreto interministeriale che introdute il Profilo di funzionamento: tale provvedimento non è ancora stato emanato).

APPROVATO IL RIFORMATO DECRETO LEGISLATIVO SUL "SOSTEGNO": a) Le novità: i cambiamenti introdotti. b) I tempi: in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. c) I rischi: il "vicolo cieco" nell'inversione di rotta del rinnovato decreto 66. --> Vai allo SPECIALE


V CICLO Corso di Specializzazione per le attività didattiche - - - A breve le novità --> Per il nuovo corso di specializzazione sono previsti circa 14-15 000 posti (distribuiti in tutta Italia); a questi si aggiungono altri posti "riservati agli idonei" del IV Ciclo (circa 5-7000) - Approfondimenti

2 LUGLIO 2019

AUDIZIONE PRESSO LA VII COMMISSIONE SENATO DELLA REPUBBLICA

Una delegazione del CIIS è stata ricevuta presso la VII Commissione del Senato della Repubblica per un'audizione informale in relazione al riformato decreto legislativo n. 66/2017 (Atto del Governo n. 86). La Delegazione ha presentato un documento di 70 pagine, con il quale ha presentato la proposta di modifica agli articoli riformati dell'Atto di Governo, accompagnando ciascuna proposta di modifica con una motivazione. Nel sito sono disponibili, articolo per articolo, 1) la versione del Governo (Atto n. 86), 2) la propsta di modifica avanzata dal CIIS; 3) le motivazioni a supporto della richiesta. Il documento è accompagnato da una relazione introduttiva e, nella parte conclusiva, della messa a confronto fra i due testsi (Atto di Governo n. 86 e testo riformato proposto dal CIIS) e, come appendice, il solo testo riscritto dal CIIS come nuova formulazione e impostazione. 

Per seguire gli aggiornamenti e leggere la documentazione



Continuità educativo-didattica: fac-simile "Modello per  la richiesta"
La continuità riguarda "tutti i docenti della classe".

(clicca qui: modello continuità educativo-didattica)

NEWS FAQgli ultimi quesiti. Per andare alla pagina: clicca qui!

NEWS!
Decreto Legislativo 66/2017

- Disponibilità per "INCARICO MISTO" (Scuola Infanzia e scuola Primaria)

- Disponibilità per "CATTEDRA MISTA (Scuola Secondaria di Primo e di Secondo grado)

VISUALIZZA I MODELLI

SEZIONE "La Documentazione"

Alunni e studenti con disabilità (L. 104/92)
Modello di Piano Educativo Individualizzato (per la scuola dell'Infanzia, Primaria e per la scuola secondaria di 1° e di 2° grado)

Alunni e studendi con diagnosi di DSA

Modello di Piano Didattico Personalizzato (per la scuola Primaria e.per la scuola secondaria di 1° e di 2° grado)
Modelli di PEI su base ICF _ (Sezione Didattica Speciale: clicca qui)

Decreto legislativo n. 66/2017: le novità

 

 

 




 


TERZO INCONTRO NAZIONALE DEGLI STATI GENERALI PER IL SOSTEGNO 
ANDRIA 24-25 maggio 2019 presso l'I.C. Imbriani-Salvemini (Andria) 

(Nota Bene: per partecipare è necessario iscriversi)


Per una proposta di riorganizzazione e di ridefinizione del sistema scolastico inclusivo
Sono invitati: docenti, dirigenti scolastici, genitori, rappresentanti di associazioni, esponenti e docenti del mondo Accademico e quanti interessati, perché l'inclusione riguarda TUTTI
Giornate di formazione  e di confronto sulle urgenti questioni dell'inclusione scolastica: a) Mancanza di docenti specializzati: al via i corsi di specializzazione per il sostegno? b) Allarme ritorno delle scuole speciali. c) Nuove norme per il sostegno (ruolo delle famiglie, formazione del personale della scuola, nuova certificazione, nuovo PEI, ITER ore di sostegno: ancora tagli?) d) Separazione delle carriere o formazione di tutto il personale docente?  e) Cattedra Mista o Incarico misto: una nuova organizzazione per rilanciare il processo inclusivo

ULTIMI POSTI - PER PARTECIPARE, COMPILARE IL MODULO ON-LINECLICCA QUI
PROGRAMMA

L'evento è pubblicato in piattaforma SOFIA con ID 30525


Stati Generali per il Sostegno - Napoli: 28-29 marzo 2019

Proseguono gli “Stati Generali per il Sostegno”, iniziativa promossa dal CIIS e avviata a Cagliari lo scorso novembre, con l’intento di offrire indicazioni pratiche per migliorare il processo inclusivo degli alunni e delle alunne con disabilità, dando “voce” al mondo della scuolaNella scuola, la cultura dell’inclusione richiede una mirata competenza professionale, possibile solo attraverso la formazione obbligatoria di tutto il personale docente e dirigente sulle tematiche dell’inclusione scolastica.  

«Con gli Stati Generali per il Sostegno intendiamo dar voce al mondo della scuola, per offrire un concreto contributo al miglioramento del processo inclusivo che, in questi ultimi anni, se da un lato soffre a causa delle costanti e ripetute riduzioni di risorse, dall’altro mostra la necessità di una maggiore e diffusa formazione degli operatori e di un rinnovato confronto propositivo a livello culturale»: a dirlo è Giuseppe Argiolas, componente del Direttivo Nazionale del CIIS (Coordinamento Italiano Insegnanti di Sostegno), nel presentare gli Stati Generali per il Sostegno, inaugurati a Cagliari lo scorso novembre e adesso proposti a Napoli, il 28 e 29 marzo p.v.

Gli Stati Generali per il Sostegno a Napoli - Approda a Napoli la seconda edizione degli Stati Generali per il Sostegno, ospitati presso l’IS “Archimede”, diretto dalla D.S. dottoressa Mariarosaria Stanziano. Anche nel territorio campano verranno coinvolti i docenti, i dirigenti e i genitori o quanti interessati con l’obiettivo di porre al centro dell’azione formativa non soltanto le problematiche attuali dell’inclusione e dell’integrazione, ma anche le potenzialità e le possibilità per un rinnovo costruttivo. Gli Stati Generali per il Sostegno costituiscono l’occasione per approfondire e analizzare il processo inclusivo nella scuola italiana al fine di proporre indicazioni operative, volte a migliorare il processo nel suo insieme. La voce è data agli operatori della scuola, perché un vero cambiamento può avvenire agendo soprattutto dall’interno. E indubbiamente tanto i docenti quanto i dirigenti scolastici e le altre figure, che lavorano nella scuola, possono offrire suggerimenti utili, pragmaticamente attuabili e significativi nella loro espressione valoriale. Nonostante i molti e repentini cambiamenti introdotti da continue norme, talora fra loro in contraddizione, che spesso hanno generano dubbi e incertezze, la scuola dell’inclusione soffre ancora di numerose criticità. Si è trattato per lo più di indicazioni calate dall’alto, decise in sedi asettiche, distanti dalla quotidianità delle aule, dalla vivacità delle classi, dai reali bisogni formativi. Gli Stati Generali per il Sostegno di Napoliimpegnano i partecipanti in due giornate di lavoro: giovedì 28venerdì 29 marzo.

“Partecipazione e impegno” (giovedì 28 marzo 2019) - Aprono la prima giornata due tavole rotonde finalizzate ad approfondire gli aspetti organizzativi e pedagogico-didattici della scuola di oggi e di domani, alla luce delle nuove normative e delle ricerche pedagogiche inclusive; ai tavoli si alternano esperti di chiara fama, fra cui l’avv. Nocera, della Fish, la prof.ssa Striano, direttrice del Centro di Ateneo SINAPSI dell’Università degli Studi di Napoli, il dr. Antonio Nocchetti, presidente dell’Associazione “Tuttiascuola”, la prof.ssa Stornaiuolo, D.S. dell’IC Scialoja-Cortese di Napoli, la prof.ssa Barbirato, D.S. dell’IC Maffucci di Milano, insieme ai componenti del Direttivo Nazionale del CIIS; seguono una serie di testimonianze di genitori, rappresentanti di Associazioni di famiglie e di insegnanti; chiude la sessione del mattino un intervento che descrive le opportunità derivanti dalle nuove tecnologie.

Nel pomeriggio, dopo la testimonianza di studenti di una classe della scuola secondaria di secondo grado, e fra questi anche alunni con autismo, vengono presentati il nuovo decreto sul sostegno e le novità normative, che saranno operative dal primo settembre prossimo; di seguito l’attività ai Tavoli di lavoro, ai quali partecipano, divisi in gruppo, tutti  gli iscritti. È in questa fase che, attraverso lo scambio di opinioni e di esperienze, vengono elaborate le proposte per una nuova stagione a favore dell’inclusione scolastica. I Tavoli di lavoro consentono il confronto su molti temi: dalle strategie e metodologie didattiche alla formazione del personale docente, analizzando anche l’ipotesi di separazione delle carriere; dall’organizzazione del sistema scuola alle nuove prospettive di cambiamento introdotte dai decreti legislativi, applicativi della legge “buona scuola”. In particolare vengono analizzati i nuovi percorsi di formazione dei docenti di sostegno e le possibili criticità nelle fasi di applicazione.

“Corresponsabilità”: parola chiave (venerdì 29 marzo) - I lavori proseguono venerdì mattina, 29 marzo. Dopo la presentazione del nuovo decreto sulla valutazione e sull’esame di Stato, i componenti dei Tavoli di lavoro si riuniscono per pervenire a proposte da presentare al termine dei lavori. Sul tavolo del confronto vi sono, fra le varie tematiche, la mancanza “cronica” di docenti specializzati per le attività di sostegno, l’inderogabile rinnovo dei percorsi formativi dei futuri docenti, ancora “strutturati con percorsi aggiuntivi”, nonostante l’alunno con disabilità sia “alunno di tutti i docenti della classe”, la permanente distorsione del pensiero dominante intento a ricercare modalità didattiche rivolte più alla disabilità, intesa come patologia, che alla persona, la confusione fra le figure professionali deputate all’assistenza, ma “sostituibili” nell’immaginario collettivo alla figura del docente, e molte altre questioni che, in assenza di efficaci e chiare soluzioni, soffocano quel positivo processo che ha visto il suo avvio negli anni Settanta del secolo scorso. Appare chiaro che non si attua una scuola di qualità e fattivamente inclusiva senza un’azione sinergia e corresponsabile, in particolare dei docenti, ma anche delle altre figure della scuola.

Stati Generali per il Sostegno: la voce della scuola rappresentata al MIUR  - Il CIIS, che promuove l’iniziativa, è fermamente convinto che la qualità della scuola si attui nella sua capacità di essere inclusiva. La corresponsabilità di tutti i docenti nelle classi in cui operano, la formazione diffusa, che assicuri una professionalità competente, funzionale a un’azione didattica rivolta a tutti gli alunni della classe e la consapevolezza che ciascuno concorre all’esito positivo del progetto inclusivo sono fra i presupposti di un reale cambiamento, indirizzato a sensibilizzare e potenziare la cultura dell’inclusione scolastica. È ai princìpi, attinti dalla Carta Costituzionale e alle motivazioni di carattere pedagogico, che gli Stati Generali per il Sostegno intendono fare riferimento, portando ai rappresentanti della politica e alla società civile, attraverso competenze e professionalità, idee e proposte nuove, che possano contribuire a realizzare concretamente quel percorso che da oltre quarant’anni è emblema di civiltà e di progresso culturale

A conclusione di questo percorso itinerante, il CIIS presenterà al Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca la sintesi delle indicazioni emerse dai Tavoli di Lavoro, organizzati in occasione degli incontri(Direttivo Nazionale CIIS)

oNotizie dell’eventoclicca qui
Scarica la brochure del programma 


SECONDO INCONTRO NAZIONALE DEGLI STATI GENERALI PER IL SOSTEGNO 
PER UNA PROPOSTA DI RIORGANIZZAZIONE E DI RIDEFINIZIONE DEL SISTEMA SCOLASTICO INCLUSIVO

INCONTRO RIVOLTO A TUTTI I DOCENTI delle scuole di ogni ordine e grado, incaricati su posto di sostegno e/o su posto disciplinare o comune, perchè il SOSTEGNO riguarda TUTTI!

NAPOLI 28-29 marzo 2019
(Nota bene: per partecipare è necessario iscriversi)
Giornate di formazione  e di confronto sulle urgenti questioni dell'inclusione scolastica: a) Mancanza di docenti specializzati: al via i corsi di specializzazione per il sostegno? b) Allarme ritorno delle scuole speciali. c) Nuove norme per il sostegno (ruolo delle famiglie, formazione del personale della scuola, nuova certificazione, nuovo PEI, ITER ore di sostegno: ancora tagli?) d) Separazione delle carriere o formazione di tutto il personale docente?  e) Cattedra Mista o Incarico misto: una nuova organizzazione per rilanciare il processo inclusivo
Per iscriversi agli Stati Generali, compilare e inviare il MODULO ON-LINECLICCA QUI
 STATI GENERALI PER IL SOSTEGNO - NAPOLI 28-29 marzo

a.s. 2017-2018
AAA CERCASI insegnanti di sostegno
La campanella è suonatama nelle classi di molte scuole mancano ancora i docenti per il sostegno.

E non solo ... 
Una nave alla deriva, la scuola dell'inclusione, sbattuta dalla tempesta. Ma se ogni anno viviamo il disagio di una partenza al rallentatore, con ritardi e mal funzionamenti (continua a leggere: clicca qui)
(di E. Chiocca)
 

Diventare Insegnante di Sostegno oggi:  
 
Specializzazione per il "sostegno"

Pubblicato il DM per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno
Finalmente è uscito in Gazzetta Ufficiale il Decreto Ministeriale 30 settembre 2011 che stabilisce i "Criteri e le modalità per lo svolgimento dei corsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno, ai sensi degli articoli 5 e 13 del decreto 10 settembre 2010, n. 249 (12A03796)". Il Provvedimento è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 78 del 2 aprile 2012. Apprendiamo con soddisfazione la notizia ed esprimiamo il nostro apprezzamento per questo provvedimento, tanto atteso. La formazione costituisce l'essenza dell'essere docente e un percorso qualificato e professionalizzante era quanto mai indispensabile. A fronte della esiguità dei crediti messi a disposizione, possiamo affermare che il nuovo corso migliora decisamente l'attuale situazione formativa.
Che cosa cambia rispetto ai precedenti percorsi?
Quali sono le novità introdotte? (continua ...)
 
 

S.O.S. DOCENTI DI RUOLO PRIVI DI TITOLO

UTILIZZATI SU POSTO DI SOSTEGNO 


... mentre gli elenchi per il sostegno contano ancora la presenza di specializzati. Chefare? vai alla sezione FAQ
 
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Cattedra Mista: il dibattito si accende

Ospitiamo la replica di Paolo Fasce alla riflessione firmata da tre gruppi.

Leggi la notizia nelle news: "Cattedre miste: un'opportunità per migliorare i processi di inclusione" e partecipa al dibattito lasciando un commento.

"Registro con rammarico una dura presa di posizione dei “Partigiani della scuola pubblica”, dei “Docenti della Rete dei visitez le site web de l'affiche 65 Movimenti” e dell'”Accademia nazionale docenti” che, in un comunicato dell’8 agosto 2018 ripreso da La Tecnica della Scuola, respingono l’ipotesi di cattedra mista.

Senza nasconderci dietro un dito, corre l’obbligo rilevare che questa posizione affonda le sue radici in esigenze egoistiche che si oppongono ad un utilizzo di insegnanti di ruolo, ormai passati sulla materia, nuovamente sul sostegno, ritenendo questo impegno umiliante o, comunque, una sorta di retrocessione. È una posizione ovviamente non esplicitata e questa posizione implicita si comprende anche alla luce dei poteri di indirizzo che sono sempre più assegnati ai dirigenti scolastici etichettati come “sceriffi”. Specie chi ha faticato molto a passare sul posto comune, chi ha fatto molto precariato sul sostegno, è stato assunto sul sostegno e ha dovuto attendere cinque anni prima di fare domanda di passaggio alla materia e, anche dopo tale periodo, il passaggio si è fatto attendere per l’intasamento di classi di concorso a basso scorrimento, comprensibilmente va in panico di fronte ad una siffatta possibilità." (continua a leggere: clicca qui). (Fonte: Tecnica della Scuola)


ASSEGNAZIONI PROVVISORIE: PRIORITÀ AI DOCENTI DI RUOLO NON SPECIALIZZATI

Gli incarichi su posto di sostegno, contrariamente a quanto stabilisce la legge 104/92, per un accordo fra i Sindacati e il MIUR, quest’anno saranno assegnati con priorità ai docenti di ruolo non specializzati. Il diritto degli alunni viene “accantonato”, insieme ai posti destinati a coloro che sono in possesso di specializzazione, e viene garantito il posto di lavoro di docenti che potranno rientrare nelle loro città, interrompendo, però, la continuità negli Istituti dove sono stati assunti in ruolo.

Si creano, in tal modo, situazioni contradditorie. (per continuare a leggere, cliccare qui)


INIZIO ANNO SCOLASTICO: GOVERNO NUOVO, CRITICITÀ VECCHIE

Puntuale quest'anno come lo scorso si ripresenta la questione. Mancano i docenti specializzati!!! Vi invitiamo a leggere quanto pubblicato lo scorso anno in previsione dell'avvio dell'a.s. 2017-2018

AAA CERCASI insegnanti di sostegno (per continuare a leggere: clicca qui)


SE MANCA IL DOCENTE SPECIALIZZATO...
La questione “carenza di docenti di sostegno”, di docenti “specializzati” per le attività di sostegno, è questione che non riguarda unicamente gli alunni con disabilità, bensì tutti gli alunni della classe. Quindi anche i suoi compagni.
La questione “carenza di docenti di sostegno”, di docenti “specializzati” per le attività di sostegno, è questione che non riguarda unicamente i genitori dell’alunno con disabilità, bensì i genitori di tutti gli alunni della classe in cui l’alunno è iscritto.
Se è vero cheil docente di sostegno si avvicina, con maggior frequenza, all'alunno con disabilità, è altrettanto vero che egli è una risorsa per tutto il gruppo classe.
La sua presenza, la sua professionalità, le sue competenze sono fondamentali per ciascun alunno della classe, non per uno solo.
Corresponsabile insieme ai colleghi della classe del percorso formativo di tutti gli alunni, il docente specializzato
a) favorisce il processo d'inclusione; 
b) permette di accompagnare ciascun alunno nei processi di apprendimento, di crescita, di socializzazione e di crescita;
c) consente di implementare il reciproco e spontaneo aiuto;
d) facilita, in sintesi, la realizzazione di una comunità solidale, inclusiva, aperta, contribuendo alla formazione dei cittadini del domani e, nelle persone oggi.

Pertanto,

- l’assenza di questa risorsa non riguarda unicamente l’alunno con disabilità, bensì tutti;

- l’assenza di questa risorsa, irrinunciabile per sostenere il processo inclusivo (e nell’oggi anche “promuoverlo”), danneggia tutti, anche dal punto di vista culturale;

- l’assenza di questa risorsa riguarda tutti: nessuno può “chiamarsi fuori” o sentirsi non coinvolto.


Se manca il docente di sostegno, tutti devono protestare, perché vengono lesi i diritti di tutti. E, se si rende necessario protestare, allora in quest’azione devono essere coinvolti tutti:
alunni, famiglie, docenti “simbolicamente fuori”, per dire che “i diritti non vanno calpestati”.
 
Non si tratta di solidarietà, ovvero non è solo solidarietà.
È, prima di tutto, civiltà.
È, prima di tutto, cultura.
È, prima di tutto, rispetto per ciascuno.
È sentirsi parte viva e integrante dello stesso mondo.
(di Evelina Chiocca)

SARDEGNA: IL CIIS PREMIA LE BUONE PRASSI 

Il 27 giugno scorso, sono stati conferiti gli Attestati per le Buone prassi di integrazione alle seguenti istituzioni scolastiche:
Il riconoscimento mette in evidenza l'impegno profuso da dirigenti, dai docenti e dal personale ata, ciascuno secondo le proprie competenze per quanto riguarda l'accoglienza, l'aggiornamento professionale e la progettazione educativa e, in capo ai singoli Consigli di classe, la programmazione didattica.  
 

PRIMO INCONTRO NAZIONALE DEGLI STATI GENERALI PER IL SOSTEGNO

 
con il Patrocinio dell'UNIVERSITÀ degli Studi di CAGLIARI
Programma

ISCRIZIONE ONLINECLICCA QUI


PER UNA PROPOSTA DI RIORGANIZZAZIONE E DI RIDEFINIZIONE DEL SISTEMA SCOLASTICO INCLUSIVO

Cagliari 29 e 30 novembre 2018

Assemblea CIIS
Giornate di formazione  e di confronto sulle urgenti questioni dell'inclusione scolastica:
  • Mancanza di docenti specializzati: al via i corsi di specializzazione per il sostegno?
  • Allarme ritorno delle scuole speciali
  • Nuove norme per il sostegno (ruolo delle famiglie, formazione del personale della scuola, nuova certificazione, nuovo PEI, ITER ore di sostegno: ancora tagli?)
  • Separazione delle carriere o formazione di tutto il personale docente?  
  • Cattedra Mista o Incarico misto: una nuova organizzazione per rilanciare il processo inclusivo
PER ISCRIVERSI AGLI STATI GENERALI COMPILARE E INVIARE IL MODULO: ONLINE  Cartaceo CLICCA QUI 
STATI GENERALI PER IL SOSTEGNO: PROGRAMMA
Il CIIS convoca iscritti e simpatizzanti all'Assemblea annuale, che si terrà a CAGLIARI nei giorni 29 e 30 novembre 2018.

Assemblea CIIS
1a convocazione: 28 novembre ore 6.30
2a convocazione: 29 novembre ore 15.00
L'Assemblea è aperta a soci e simpatizzanti.

Sarà anche l'occasione per definire le sedi regionali e dare via a un intenso e diffuso lavoro, in ciascuna realtà territoriale

Per informazioni: clicca qui.
 

Felice 2019

AUGURI per un anno sereno e ricco di felicità 

CIIS (Coordinamento Italiano Insegnanti di Sostegno)


EMANATO Decreto per il Concorso riservato ai docenti abilitati e specializzati della Scuola Secondaria di Primo e di Secondo grado

La scheda della Flc/Cgil: presentazione delle domande dal 20 febbraio al 22 marzo 2018. Ulteriori informazioni: vai alla pagina Concorso 2018.

IMPORTANTE

Vai alla sezione Testimonianze e 'sfoglia' la storia di Claudia: "Sono Claudia e ho la Sindrome di Rett"    


L'ARTE DI EMANUELE

EMANUELE: Note di colore, Note di vita  


Diventare Insegnante di Sostegno oggi:  

SEMINARIO SUI DECRETI DELLA “BUONA SCUOLA"  

L’inclusione scolastica e politico-sociale nella Comunità educante “Decreto Sostegno” - Che cosa cambia - Come cambia - Quando cambia

Sala Polifunzionale del Comune di Monserrato (prov. di Cagliari)

Lunedì 3 luglio 2017 - dalle 17.30 alle 20.00

Il Seminario è rivolto a docenti, Dirigenti scolastici, Genitori, Associazioni e Operatori del sociale


ISCRIZIONE CIIS


 

 

In attesa della nuova modulistica,

si prega di utilizzare il modello

indicato in questa pagina: scarica il modulo

NEWS!

Decreto Legislativo 66/2017: RICHIESTA continuità educativo-didattica

Visualizza il Modello per la richiesta


1 settembre 2017

BUON ANNO SCOLASTICO!

Lettera agli studenti


ASSEMBLEA C.I.I.S.

Sabato 9 dicembre, a Roma, si tiene l'annuale Assemblea dei SOCI e dei SIMPATIZZANTI dell'Associazione CIIS (Coordinamento Nazionale Insegnanti per il Sostegno). Nel corso dei lavori, sarà proposto un Convegno sui "Decreti della Buona Scuola" con la partecipazione dell'avv. Salvatore Nocera e della dott.ssa Evelina Chiocca.

Coloro che desiderano partecipare devono ISCRIVERSI, inviando una mail a: scuolaCIIS@gmail.com oppure a sostegno@sostegno.org specificando, nell'oggetto, "Assemblea CIIS 9/12/2017" e riportando, nella mail, almeno nome e cognome e città.

Si chiede, a libera scelta, di indicare eventuali tematiche che si desidera trattare nel corso dell'Assemblea, oltre l'ordine del giorno programmato.

Si rammenta che sarà richiesto un contributo quale compartecipazione di 10 euro. Per chi lo desidera, e lo richiede, sarà disponibile l'Attestato. 

(Prima convocazione: venerdì 8 dicembre alle ore 12.00)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
Seminario Emotività e Aggressività a scuola:cosa fare?
 

LE PROPOSTE DI EMENDAMENTO

DEL DECRETO LEGISLATIVO 378




Depositati gli Emendamenti al Decreto Legislativo n. 378 e richiesto lo stralcio dell'articolo 12 (Valutazione degli alunni con disabilità e disturbi specifici di apprendimento) del Decreto Legislativo n. 384 (commi da 1 a 7).

Il Coordinamento Italiano Insegnanti di Sostegno aderisce allo schema di emendamenti presentati in Senato, Commissione VII, il 15 febbraio 2017 dal Coordinamento Nazionale Famiglie Disabili Gravi e Gravissimi.

Chi desidera sottoscrivere la proposta, al fine di renderla maggiormente rappresentativa presso le sedi competenti, invii una lettera di adesione al seguente recapito email: sostegno@sostegno.org

Leggi la proposta di emendamenti

al Decreto legislativo n. 378: clicca 
qui
 

Se condividi gli emendamenti e la nuova impostazione per una scuola "fattivamente e realmente inclusiva", che interagisce e collabora attivamente con la famiglia, partecipa alla petizione online, firmando la richiesta di accoglimento degli emendamenti, che sarà inoltrata al Ministro MIUR, sen. Fedeli, e alle Commissioni parlamentari impegnate nella nuova formulazione del testo.

FIRMA ANCHE TU E FAI FIRMARE

DIAMO VOCE ALLE FAMIGLIE E ALLA SCUOLA: PARTECIPIAMO ATTIVAMENTE ALLE DECISIONI IN ATTOCLICCA QUI PER FIRMARE.

Scuola e sostegno:

il decreto che vogliamo!

 

Sottoscrivi anche tu gli emendamenti proposti allo Schema di decreto della legge 107/2015 "Buona Scuola" recante norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità (378).

 




 

DELEGHE SOSTEGNO: AL VIA I LAVORI PARLAMENTARI SUI DECRETI LEGISLATIVI

SARANNO ACCOLTI GLI EMENDAMENTI PROPOSTI?

LA NOSTRA POSIZIONE

È forse giunto al capolinea un percorso avviato con determinazione e fermezza poco più di 40 anni fa, con una legge del '71 e perfezionato dalla legge 517/77?

Quel che è certo è che oggi si respira aria di cambiamento:: i decreti, frutto delle deleghe che la legge 107/15 ha affidato al Governo, descrivono una scuola diversa e introducono "altre" modalità organizzative. E se fino a ieri la preoccupazione derivava dalle dichiarazioni del Sottosegretario come dalla proposta di legge avanzata dalle due Federazioni più rilevanti, oggi con i decreti si concretizzano alcune condizioni che rischiano di fare un dietro-front deciso a quello che, fino a ieri, era definito un "processo irreversibile"..Il testo del Decreto 378 offre uno spaccato di realtà scolastica, che pare riportare indietro nel tempo, arginando la speranza di un reale e costruttivo cambiamento e di una positiva evoluzione. 

Ad una prima lettura del decreto 378, si ha la sensazione di trovarsi di fronte ad un testo “raffazzonato”, messo insieme frettolosamente; vi sono passaggi poco coerenti, alcuni errori (richiami legislativi), l'inserimento di strumenti importanti, come ICF, e una, a nostro parere, confusione in ambito applicativo.. Pare, in ogni caso, che siano state sottovalutate le conseguenze; fra queste le ricadute culturali e un percorso indirizzato più verso l'esclusione, che ad una integrazione reale. 

Emblematica la costante "divisione" nel percorso formativo: non a tutti i docenti è garantita la formazione sulle tematiche della disabilità, soltanto alcuni, superando una selezione, potranno accedere ai corsi. Finchè non verrà stabilita e resa obbligatoria per tutto il personale docente impegnato nella formazione iniziale e per i docenti in servizio una seria e attenta formazione, garantendo a tutti la specializzazione per le attività di sostegno, potranno rincorrersi riforme su riforme, ma non si opererà alcun cambiamento significativo e sostanziale, ancor meno culturale! (Naturalmente la formazione deve riguardare tutto il personale della scuola).

Anche questa volta la politica non ha avuto il coraggio di andare fino in fondo; la politica si è limitata a prendere ampi spunti da una cornice ormai a pezzi, amplificandone gli elementi di criticità come la delega dell’inclusione al solo insegnante per il sostegno (nella relazione illustrativa corrisponde, di fatto, ad un “impegno fondante”) e la marginalizzazione della famiglia, attraverso l’abolizione dei gruppi di lavoro operativi, in cui i documenti a favore del percorso no sociale e scolastico dell’alunno con disabilità venivano "congiuntamente" condivisi.

 

Di seguito riporto e commento punto per punto i contenuti del decreto 378 (omettendo le commissioni mediche, il riconoscimento dell'alunno come “alunno con disabilità” e i livelli essenziali di qualità). 

1. Valutazione diagnostico funzionale 

La Valutazione diagnostico funzionale (VDF), che costituisce una vera novità in quanto assomma due documenti, la Diagnosi Funzionale e il Profilo Dinamico Funzionale, e che, soprattutto, adotta formalmente i "classificatori" dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, l’ICD e l’ICF, propone, nell’uso di questi strumenti, più elementi di incoerenza. L’ICF, che "descrive il funzionamento" in tutti gli aspetti della vita della persona, in quanto "descrittore" non può essere delegato ad un solo "soggetto" (il decreto attribuisce unicamente alla commissione medica tale compito).

La descrizione del funzionamento deve essere affidata a più soggetti: famiglia, scuola, altre figure di riferimento, Asl. Il Profilo di funzionamento, infatti, è il frutto di una coralità di punti di vista. Non a caso è stato codificato un linguaggio per una maggiore e proficua condivisione. 

2. Formazione del personale docente 

L’annuncio dei 120 CFU per conseguire la specializzazione sul sostegno aveva fatto ben sperare (anche se resta, a nostro parere, l'errore culturale e pedagogico della formazione, che deve essere resa obbligatoria per tutto il personale docente in formazione e in servizio). In realtà si è rivelato un bluff totale. Non si è stati in grado di proporre un corso biennale per il sostegno! Sembra assurdo.

Secondo il decreto, chi desidera conseguire la specializzazione per il sostegno deve, prima di accedere al nuovo corso di specializzazione (che sarà riformulato), conseguire 60 CFU, ovvero la metà dei crediti: - nell’ambito del percorso accademico del corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria (Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria) - secondo modalità non specificate (scuola Secondaria di Primo e di Secondo grado). 

3. Formazione del personale della scuola 

“Nell’ambito del piano nazionale di formazione”, vincolata alle e risorse disponibili, viene introdotta la formazione del personale della scuola: per i docenti in servizio, in particolare per coloro che nelle loro classi hanno alunni con disabilità; e per il personale Ata. Come dire che l'intenzione c'è, ma se non si dovesse realizzare…

Una formazione parziale e limitata contrasta con l’attuazione di progetti che vogliano dirsi inclusivi.

Tornando al precedente punto (inevitabile richiamarlo) non si capisce come risulti così difficile rendere obbligatoria la formazione sul sostegno, tanto più che il percorso formativo iniziale (così come il corso di specializzazione) è totalmente a carico dei corsisti!!!

Per i Dirigenti Scolastici un rinvio: sarà il Miur a dire “come” sarà attuata la formazione sull’inclusione scolastica; purché diventi effettivamente attuativo in tempi brevi. 

4. La famiglia

La famiglia sembra scomparire fra gli articoli del decreto, così come le associazioni delle famiglie (che trovano spazio solo nell'osservatorio).

Il ruolo della famiglia 
appare marginale e poco incisivo. 

5. Piano Educativo Individualizzato

Il decreto stabilisce che il PEI sia elaborato e "approvato" dal "Consiglio di classe" o dai "docenti contitolari" (art. 11). Premesso che tutti gli insegnanti assegnati a una classe sono “contitolari” (quelli che compongono il consiglio di classe, nella secondaria, e quelli che compongono il modulo, nella Primaria e nell'infanzia), che cosa intende il decreto usando questa espressione?

Si potrebbe pensare all'ennesima svista (data la sommarietà con cui pare scritto il provvedimento) e che sia stata utilizzata la dizione "docenti contitolari" anziché "docenti di modulo" riferendosi alla Primaria e all'Infanzia, oppure, per estensione, il decreto potrebbe intendere i soli docenti "contitolari per il sostegno". Diciamolo, questo passaggio è particolarmente confuso e potrebbero verificarsi, nella pratica, situazioni poco chiare o sommarie interpretazioni.

Nel PEI, peraltro, non saranno più riportate alcune importanti indicazioni come, ad esempio, le risorse per l’anno successivo; sembrerebbero così ridotte le possibilità, per le famiglie, di inoltrare ricorsi per il riconoscimento di alcuni diritti, fra cui le ore per il sostegno. 


 

6. PEI: compiti e ruolo

Abolito il GLHO (l’articolo 15 della legge 104/92, abrogato, è sostituito dall’art. 8 del Decreto), a cui spettava l’impegno di elaborare “congiuntamente” con gli altri soggetti il PDF e il PEI, il decreto stabilisce che tanto la famiglia quanto gli operatori socio-sanitari prendano parte unicamente alla sua redazione, lasciando l’approvazione ai soli docenti. Corresponsabilità, alleanza educativa, partecipazione... diventano parole vuote! Il cambiamento è sicuramente peggiorativo. 

7. Blocco decennale

Sul blocco decennale, poco o nulla da dire; conferma l’idea che l’integrazione è ancor più a carico del docente di sostegno, dato che il blocco riguarda un’unica figura professionale e non tutti i docenti assegnati ad una stessa classe. 

8. Continuità educativo-didattica

Sulla continuità tante promesse, tanti proclami, tante parole e poi… nulla di fatto (fermo restando che la continuità deve interessare tutti i docenti della classe, e non un solo docente!).

È introdotta la possibilità di un ulteriore anno, per i docenti a tempo determinato, “ferma restando la disponibilità dei posti e le operazioni relative al personale a tempo indeterminato” e i vincoli richiamati nella legge 107/2015.

9. Numero alunni per classe

Il numero di alunni nelle classi prime delle scuole di ogni ordine e grado, in cui sono iscritti alunni con disabilità, viene elevato da 20 a 22.

E poiché la norma che stabiliva un "tetto" degli alunni con disabilità per classe è stata abolita da tempo, è facilmente intuibile come questo aumento possa incidere negativamente sulla qualità dell’insegnamento e sul diritto ad apprendere degli alunni. 

10. Esami di stato (decreto 384) 

Nel decreto 384 (Schema di decreto legislativo recante norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato), invece, si assiste a una vera e propria involuzione del processo di integrazione scolastica: nella Scuola Secondaria di Primo grado, così come avviene nella Secondaria di Secondo grado, vengono introdotte le prove equipollenti. E mentre gli studenti con disabilità che sosterranno le prove equipollenti conseguiranno il diploma, gli studenti con disabilità per i quali la sottocommissione predisporrà "prove non equipollenti a quelle ordinarie" riceveranno solo "un attestato di credito formativo".



In sintesi

Si ha la sensazione che manchi una progettazione, che l'idea di cambiamento reale non sussista.

Tutto appare improvvisato, lasciato al caso, messo insieme con il solo fine di ridurre i ricorsi e di contenere la spesa (le ore per il sostegno sono indicate unicamente – e unilateralmente – dal GIT, che sostituiscono il GLIP, sulla base della documentazione fornita dai medici!! il Glho, abrogato, non potrà più fornire indicaizoni utili.

Ciò che il decreto introduce, se non sarà modificato, segnerà ancor più orientamenti esclusivi e marginalizzanti! Poi potremo anche parlare di inclusione, ma per gli alunni con disabilità resteranno le scuole speciali o, nella migliore delle ipotesi (si scusi l’eufemismo), le “classi speciali”. 

 

AZIONI

Auspichiamo pertanto una forte azione parlamentare per apportare le modifiche necessarie: come Associazione CIIS e come singoli docenti abbiamo contattato parlamentari di maggioranza e di opposizione, per contribuire, attraverso loro, ad un decisivo miglioramento. La prioritaria attenzione va in direzione della tutela e del diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disabilità: prima di tutto l’alunno, in quanto persona.

 


 

RAI Giornale Radio

Edizione delle ore 19 del 3 dicembre 2016

INTERVISTA

Inclusione scolastica degli alunni con disablità: intervengono l 'avv. Salvatore Nocera, il maggior esperto in Italia di normativa sull'integrazione scolastica, e la dott.ssa Evelina Chiocca, componente del Direttivo del C.I.I.S.

Per ascoltare l'intervista: clicca qui

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CORSI DI SPECIALIZZAZIONE PER IL SOSTEGNO

AL VIA LA TERZA EDIZIONE: IL MIUR HA PUBBLICATO IL DECRETO

Per leggere il provvedimento: clicca qui

 


Assemblea CIIS 10-11 dicembre 2016

ai soci è stata inviata comunicazione scritta per la convocazione.

Il C.I.I.S. si rinnova.
Partecipa anche tu!
La "buona scuola" inizia da una "reale e buona inclusione".
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Se manca il docente specializzato...

La questione "carenza di docenti di sostegno" non riguarda unicamente i genitori degli alunni con disabilità, bensì tutti i genitori degli alunni della classe in cui l'alunno è iscritto; perché se è vero che il docente di sostegno si siede, forse con maggior frequenza, accanto all'alunno con disabilità, è altrettanto vero che egli è una risorsa per tutto il gruppo classe al quale è assegnato. La sua presenza, pertanto, è importante per tutti gli alunni, non per uno solo.

La presenza del docente specializzato, che è corresponsabile degli alunni insieme a tutti gli insegnanti della classe, permette di camminare insieme, di promuovere l'inclusione, di accompagnare gli alunni nel processo di crescita, di insegnar loro ad aiutarsi reciprocamente, di formare i cittadini del domani e le persone di oggi.

Nessuno può chiamarsi fuori se manca il sostegno.

Nessuno può dire che la questione riguarda "solo loro", gli alunni con disabilità.

L'assenza delle risorse, che lo Stato riconosce per promuovere l'inclusione, danneggia tutti, anche dal punto di vista culturale.

Se manca il docente di sostegno, pertanto, si deve protestare tutti. E se necessario lo si fa stando "simbolicamente fuori" tutti insieme, docenti compresi.

Non è solo solidarietà.

Anzi non è solidarietà: è civiltà, è cultura, è sentirsi parte vera e integrante dello stesso mondo.

Evelina Chiocca (11 ottobre 2016)

 

 

 

Assemblea CIIS 2015: ai soci è inviata comunicazione scritta per la convocazione.

Il C.I.I.S. si rinnova.
Partecipa anche tu!
La "buona scuola" inizia da una "reale e buona inclusione".
 

Diventare Insegnante di Sostegno oggi: il nuovo percorso  
 
 
 
La FISH promuove una Proposta di Legge di riforma del sostegno di cui ci siamo interessati da tempo. Già nel 2007, a Cagliari, vi fu un confronto serrato. Erano presenti, oltre al Sottosegretario all'Istruzione De Torre, anche Salvatore Nocera, in rappresentanza della Fish.
A nulla è valso il dibattito di allora e quello successivamente proseguito.
La FISH, sorda alle argomentazioni e convinta della sua posizione, persiste nell'inseguire la separazione delle carriere, e introducendo l'idea di "una specializzazione mirata", che fa pensare al docente specializzato per le "sindromi" o i "disturbi" piuttosto che al docente impegnato sotto il profilo psico-pedagogico-.didattico.
Ma la separazione delle carriere conduce ad altre vie. Probabilmente non sarà neppure un docente la figura professionale che sostituirà l'attuale docente per il sostegno. E si profilano all'orizzonte situazioni che speravamo non concretizzabili.
L'integrazione-inclusione scolastica necessita di corresponsabilità del personale docente, di professionalità e di competenze di tutto il personale docente, di risorse e spazi adeguati ...invece, si pensa solo alla figura docente, dimenticando, ancora una volta, l'alunno con disabilità.
 
Su questi temi è necessario e urgente interpellare l'opinione pubblica e le forze politiche e far sentire nuovamente la nostra voce.
Sì all'integrazione-inclusione.
No a pensare che solo intervenendo sul docente di sostegno si risolvano le criticità presenti.
 
 
 
Per approfondimenti si rimanda all'articolo pubblicato da Redattore sociale: leggi qui.
 
Di seguito si riporta uno stralcio dell'articolo ripreso direttamente dalla pagina di Redattore Sociale:
 
"La cosiddetta “separazione delle carriere” è espressamente invocata dalla Fish nel suo testo, mentre – va precisato - nessun riferimento esplicito è contenuto nel ddl approvato, che affida la materia, appunto, al governo. Esiste quindi, per ora, solo la possibilità che un decreto legislativo accolga effettivamente questa proposta. Proposta che, intanto, divide. Da un parte la Fish, che tramite il presidente Vincenzo Falabella, aveva così illustrato a Redattore sociale uno dei cardini della sua “Proposta di legge per migliorare la qualità dell’inclusione scolastica”: “innanzitutto, l'istituzione di ruoli per il sostegno e quindi di una laurea dedicata: in questo modo, fa sostegno chi ha la vocazione a farlo, mentre attualmente questa posizione è spesso usata come tramite per diventare insegnanti curriculari”Posizione confermata dall’avvocato Salvatore Nocera, proprio nei giorni in cui montava la protesta contro il ddl ancora in discussione: “abbiamo trovato nel ddl importanti riferimenti ai principi fondamentali della nostra proposta: maggiore formazione per i docenti di sostegno e per i futuri docenti curriculari separazione delle carriere: questo ci garantirebbe una maggiore continuità e autonomia delle scuole”."
 
 

 
 
 
FIRMATO IL DECRETO CHE DÀ AVVIO AI CORSI DI SPECIALIZZAZIONE PER IL SOSTEGNO

 
Il Ministro Carrozza ha firmato il Decreto per l'avvio dei Corsi di Specializzazione per le attività di sostegno.

Complessivamente i posti disponibili sono:

- 1285 per la scuola dell'Infanzia,

- 1826 per la scuola Primaria,

- 1735 per la Scuola Secondaria di Primo Grado,

- 1534 per la ScuolaSecondaria di Secondo Grado.

Le modalità di ammissione ai corsi sono stabilite dal Decreto Ministeriale 30 settembre 2011.

A breve ulteriori dettagli.
 


 
EDITORIALE C.I.I.S.: DESTABILIZZARE LA SCUOLA PUBBLICA
 
Pubblicata la Circolare che "tenta di chiarire" i contenuti della Direttiva 27 dicembre 2012
Il Capo Dipartimento Lucrezia Stellacci ha firmato, in dat 6 marzo, la Circolare n. 8/2013 avente per oggetto: Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. Indicazioni operative.
La Direttiva, costituita da 2 articoli, esprimeva condizioni "inapplicabili" all'art. 1, mentre l'art. 2 si limitava a dare ulteriore ufficialità ai CTS (Centri Territoriali di Supporto).
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Destabilizzare la scuola pubblica: sembra questa la tendenza di alcuni provvedimenti che, in questi ultimi giorni, stanno letteralmente ri-disegnando il sistema-scuola, lasciando trasparire intenti di riforma

Sembra un destino comune, quasi una sorta di "maledizione": non è possibile abbandonare la sedia di Ministro dell'Istruzione se prima non si è tentata, in qualche misura, una RIFORMA della scuola o, comunque, qualcosa che lasci il segno, che renda "indimenticabile" un passaggio. Peccato che le argomentazioni indimenticabili lo siano, ma per ragioni diverse rispetto agli apprezzamenti attesi …

Direttiva 27 dicembre 2012

E così, dopo la Direttiva del 27 dicembre 2012 ecco spuntare, a chiarimento della stessa, una “Circolare esplicativa”. In Italia sembra che non si possa scrivere una norma se non se ne pubblica una immediatamente successiva che “spieghi” in che cosa consiste la prima, al fine di evitare false applicazioni e/o fraintendimenti.

Certo è che la Direttiva del 2012 proponeva all’art. 1 una serie di “condizioni inapplicabili”, in quanto “in contraddizione” con quanto sancito dalla norma primaria (un esempio: il Piano Didattico Personalizzato, per legge e così come è descritto nella l. 170/2010, è una misura da adottarsi per alunni certificati DSA. La direttiva estendeva, riferendosi alla stessa legge, l’applicazione di tale misura ad altre “condizioni”, introducendo anche gli alunni con disabilità per i quali sono predisposti i provvedimenti della normativa sull’inclusione scolastica). Ora la Circolare esplicativa corregge (???) e tenta, in extremis, di dare una struttura plausibile e coerente al contenuto della direttiva. In realtà la circolare va a rendere ancora più contraddittoria la già confusa situazione. La scuola è entrata nel pallone e se ne uscirà solo se gli insegnanti, che da sempre (a dispetto dei Ministri di turno) riescono a gestire e a guidare anche in acque tumultuose, sapranno mantenere la rotta e condurre, nel percorso scolastico, gli alunni loro affidati. Non tutti. Lo riconosco. Ma la stragrande maggioranza, sì!

Nella scuola se è vero che c’è tanta incompetenza, è altrettanto vero che c’è una professionalità molto più diffusa e reale di quella che dipingono alcune tristi cronache (situazione deprecabili, dalle quali prendiamo le distanze).

La scuola oggi

In che condizioni si opera, oggi, nelle scuole è noto alle cronache. Da tempo le Associazioni degli insegnanti e dei genitori lamentano e denunciano situazioni critiche:

  • numero elevato di alunni per classe (28 o 30 o 35 e in alcuni casi si sono registrati numeri più consistenti);
  • orari che non prevedono “compresenze” (qualche volta anche  la “titolarità” sostegno è dirottata a “supplire” colleghi assenti);
  • edilizia scolastica (non è un fattore marginale) non rispondente alle norme;
  • risorse materiali carenti e/o non disponibili (strumenti, ausili, ecc Può capitare che servano 3 anni per disporre di un PC …);
  • orario degli insegnanti: per la primaria è possibile un incontro di programmazione settimanale (di 2 ore); per i docenti della secondaria sono disponibili 8-10 ore annuali per la affrontare questioni di vario tipo (dalla programmazione didattica alle problematiche della classe, ecc.).

In queste condizioni di difficile gestione e organizzazione, viene incrementata l’attività funzionale all’insegnamento (predisposizione di documentazione da parte del Consiglio di classe) che non può prescindere da una rilevazione formale durante le attività didattiche e da una coerente applicazione. È possibile effettuare interventi individualizzati in classi di 30 alunni/studenti? Gli insegnanti si misurano quotidianamente con questa assurdità del sistema italiano che introduce ostacoli, anziché abbattere barriere!! E se per ciascun alunno si deve provvedere con la “stesura” di un documento “personalizzato”, il tempo della programmazione didattica sarà assorbito da questa nuova collegiale attività, con conseguenze sulla programmazione non irrilevanti. Sono azioni fra loro incompatibili? No. Ma sicuramente rallentano e impediscono un lavoro che potrebbe essere mirato e sicuramente più efficace.

L’impressione è quella del persistere in un processo di destabilizzazione della “scuola pubblica” attraverso provvedimenti estemporanei e confusi che, ci auguriamo, il nuovo ministro riesca a far rientrare. 


 
Orario di servizio per i docenti di sostegno
I Consigli di classe e le commissioni non possono formulare in autonomia gli orari dei docenti di sostegno. Da diversi anni assistiamo alla programmazione degli orari dei docenti di sostegno da parte dei Consigli di classe e commissioni orario.
Questa prassi diffusa in diverse istituzioni scolastiche, accelera la definizione degli orari senza tener conto della valutazione del curriculum degli alunni con disabilità.
 
Il DPR n.275/99 all’art. 8 comma 4 (definizione del curricolo locale) assegna alle scuole l’opportunità di determinare una quota del curricolo obbligatorio, scegliendo liberamente discipline e attività che valorizzino “gli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni” e la necessità di “rispondere in modo adeguato alle diverse esigenze formative degli alunni, che si determinano e si manifestano nel rapporto con il proprio contesto di vita”.
Inoltre il D.I. 26 giugno 2000, n° 234 – Regolamento recante norme in materia di curricoli dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell’art. 8 del D.P.R. 8 marzo 1999, n° 275 sempre in merito ai programmi d’insegnamento e agli orari di funzionamento delle scuole di ogni ordine e grado, riprende “Il curricolo obbligatorio è realizzato utilizzando tutti gli strumenti di flessibilità organizzativa e didattica prevista dal D. P.R. 275/1999”.
La libera scelta del curricolo deve poter trovare applicazione concreta nella formulazione di un quadro orario che risponda alle “effettive esigenze rilevate” dell’alunno con disabilità (Sentenza Corte Costituzionale n. 80 del 2010).
Una ragione in più per contestualizzare l’attività didattica dei docenti al piano educativo individualizzato (PEI) e al progetto di vita dell’allievo (linee guida integrazione scolastica 4 agosto 2009).
I Consigli di classe “si riuniscono in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni, col compito di formulare al collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione e con quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. In particolare esercitano le competenze in materia di programmazione, valutazione e sperimentazione previste dagli articoli 126, 145, 167, 177 e 277 Dlgs 297/94”.
La competenza e la formulazione dell’orario dei docenti di sostegno possono trovare applicazione da una scelta condivisa in sede di Consiglio d’Istituto e Collegio docenti all’inizio dell’anno scolastico tenendo conto delle “eventuali proposte e pareri dei consigli di intersezione, di interclasse o di classe”.
Ogni altra distribuzione oraria difforme da quanto previsto dall’attuale normativa e orientamento giurisprudenziale non può essere accolta dagli organi collegiali.
(Giuseppe Argiolas, Direttivo Nazionale CIIS)
 

CORRIERE DELLA SERA



Autorevole, puntuale e preciso l'intervento del prof. Giuseppe Argiolas che, sulle pagine del Corriere della Sera, puntualizza i fondamenti dell'integrazione scolastica: "La presa in carico degli alunni con disabilità è collettiva", ovvero compete e spetta, per contratto, a tutti gli insegnanti nella cui classe è iscritto l'alunno o l'alunna con disabilità.

Nessuno può o deve sentirsi "escluso" da questa responsabilità. Dal momento che un docente sottoscrive il contratto di lavoro (a tempo determinato o a tempo indeterminato) rientra fra le sue competenze rispondere ai bisogni formativi degli alunni che gli sono affidati.

Il docente per le attività di sostegno è una "risorsa" offerta alla classe per promuovere e "sostenere" il processo di integrazione dell'alunno con disabilità e la comunità scolastica intera. Coopera come titolare insieme agli altri docenti (comma 6 art. 13 della Legge 104/92). Per questo motivo "non può occuparsi della patologia o della sindrome".

     Dimenticano Merlo e Barbieri, e sicuramente anche Rossi Doria (dato che è un insegnante e certe cose dovrebbe conoscerle) che nella scuola entrano "le persone" e non "i malati" e che la disabilità non è una malattia (D'Alonzo).

     Dimenticano i familiari e i genitori perchè sono preoccupati della mancata assistenza.

     Dimentica la società che l’impegno assunto è di rimuovere le barriere che impediscono la realizzazione della “persona”, indipendentemente dalle sue condizioni. E i diritti non possono essere continuamente calpestati. E che non si può continuare a ragionare pensando che gli alunni con disabilità appartengano ad un settore specifico e non alla dimensione sociale nel suo insieme ... L'OMS ha ribadito il principio della "partecipazione sociale" e questa è possibile in chiave di riconoscimento dell'altro come alterità e come persona, rispetto alla quale vi è un impegno a favore della sua autonomia e identità.

Bene ha fatto a ribadire il prof. Giuseppe Argiolas che oggi è evidente e tangibile il rischio di voler "formare docenti medicalizzati, specialisti sulle singole patologie". Si tratta dell'anticamera delle classi differenziali o, ancor peggio, del ritorno delle scuole speciali. Ci ricordiamo quando queste persone erano ritenute "non scolarizzabili?", quando erano ritenute "malate?" ... Attenzione, perchè la direzione sembra proprio quella di "farli uscire dalla scuola"!!!

La scuola, e lo dovrebbero sapere TUTTI, NON è un luogo "sanitario": è un territorio educativo, dove la persona viene accompagnata nel percorso formativo.
Per i bisogni dell'alunno o dell'alunna con disabilità sono presenti altre figure
  • nella scuola, per esempio, l'assistente ad personam o educatore che è la risorsa assegnata all'alunno o all'alunna con disabilità per rispondere ai suoi bisogni di "autonomia" e di "comunicazione personale". Rientra nelle figure di supporto diretto a quella specifica persona e non ha altri compiti (art. 13 comma 3 della L. 104/92);
  • nella sanità i terapisti terapisti della riabilitazione e altre figure professionali (medici) dell’ambito sanitario; i loro interventi sono effettuati in orario e in ambito extrascolastico.

I problemi di inizio anno scolastico si ripropongono puntuali, come sempre. Per gli alunni con disabilità cambia unicamente la data, ma le questioni e le situazioni si reiterano, si ripetono, si ripropongono puntualmente. Si potrebbe già iniziare a scrivere oggi il pezzo che sarà pubblicato il prossimo anno scolastico, ahimé!!!

primo titolo: "Alunno con disabilità, per te l'integrazione finisce qui ..."

secondo titolo: "Rischio di un ritorno alle classi differenziali: già sono operative le classi differenziali di fatto ..."

terzo titolo: "Mancano le risorse: situazione a rischio per molti alunni con disabilità ..."

Fa pensare questo indirizzo che da un po' di tempo pervade la nostra società ...

Fa pensare il fatto che ogni anno i genitori, già provati da stanchezze quotidiane, si debbano scontrare con un sistema che invece di rispondere ai compiti per i quali esiste crea condizioni di disagio e di difficoltà estreme ...

Fa pensare che la famiglia debba lottare contro una realtà che, invece, è deputata a "camminare insieme alla famiglia" per assicurare il successo formativo ai figli ...

Fa pensare tutto questo ... e non lascia intuire o intravedere prospettive positive!



 

 

Il Ministro Profumo e l'integrazione scolastica
Ecco cosa scrive Repubblica:
«È stato fatto un grande lavoro sulla disabilità - spiega il ministro Profumo - ricerche e studi che vanno in profondità sui diversi tipi di problematiche, anche sul fronte comportamentale. Situazione che forse oggi possono essere seguite in maniera diversa, con un altro approccio, più collettivo e non con un' insegnante dedicata. Il nostro è un Paese che in assoluto ha una cultura, una storia, un' attenzione e un livello di servizio ottimo quando si parla di disabilità».
Il Ministro Profumo ha preso la parola e ha "detto" la sua, come tanti e come molti politici in questi ultimi anni.

E come tanti e come molti politici in questi ultimi anni emerge come da parte delle persone che ricoprono importantissimi e delicati compiti istituzionali vi sia una certa "non conoscenza" di un processo che "vive" da ormai 40 anni nel nostro Paese e che, in questi ultimi anni, si tende a gettare in un angolo per poi allontanare dalla cultura e dalle scelte prioritarie della nostra società.

Se un cammino è stato fatto, seppur faticoso, ora, con quattro parole, si tende a "liquidare" o quanto meno a dare un indirizzo comunque diverso, anche rispetto alle scelte che l'inclusione, per sua natura, racchiude.
Il Ministro parla di "docente dedicato" e questa è la prima GRANDE IMPRECISIONE.

La legge 104/92 afferma chiaramente che è docente contitolare della classe, che è assegnato alla classe e non ad un singolo alunno. E afferma pure che egli promuove il processo di integrazione scolastica, essendo risorsa per la classe. Perchè l'integrazione, forse il Ministro farebbe bene ad approfindire ulteriormente il tema, è un PROCESSO  e come tale investe e coinvolge il team docente, il consiglio di classe e il gruppo-classe allargandosi fino all'intera comunità scolastica per sfociare, contagiare e contaminare l'intera società.

(segue)
 
 

Sempre in salita la strada dell'integrazione scolastica
(di Giuseppe Argiolas**)

«Le programmazioni riguardanti gli alunni con disabilità - rileva Giuseppe Argiolas del Direttivo Nazionale del CIIS (Coordinamento Italiano Insegnanti di Sostegno) - hanno lasciato il passo agli obiettivi didattici ed educativi e all'attuazione di piani individualizzati statici, che nulla hanno di dinamico». Una riflessione sulle difficoltà dell'integrazione scolastica nel nostro Paese, dove la scuola, «come una possibile "grande mela"», viene chiamata, sempre secondo Argiolas, «ad attuare "da sola", con responsabilità e rigore, il processo dell'integrazione».

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L'integrazione scolastica, oggi, non sembra essere come "la grande mela" e tanto meno di colore verde. Tanti e annosi, infatti, sono i problemi ancora aperti legati all'inserimento degli alunni con disabilità nelle scuole comuni e non, con il triste primato di un Paese che di fatto non garantisce il sostegno secondo le effettive esigenze di ciascun alunno.

Il ricorso continuo alla giustizia amministrativa sembra essere l'unica via percorribile dalle famiglie, ma talvolta lo svilimento arriva prima delle sentenze favorevoli e così, il peso faticoso di un diritto negato spesso condiziona fortemente l'esito di un progetto di vita, mettendo a dura prova i rapporti delicati tra famiglia e scuola.

Dunque, né vinti né vincitori? Si esce "sconfitti a metà"? Le responsabilità gravano su tutti, dirigenti, docenti, educatori professionali, famiglie, personale della scuola e accordi di programma. Responsabilità che riguardano soprattutto l'autonomia, la comunicazione, il successo formativo degli alunni e che in questi ultimi decenni non sembrano preoccupare in modo critico gli "addetti ai lavori".

Le programmazioni hanno lasciato il passo agli obiettivi didattici ed educativi e all'attuazione di piani individualizzati statici che nulla hanno di dinamico.

Il monitoraggio degli apprendimenti curricolari** sembra essere solo un vago ricordo, a confronto del clamore suscitato dalla stampa per un diritto allo studio giustamente riconosciuto.

Questa è una scuola inclusiva che vede spesso contrapposta la didattica differenziata all'autonomia delle istituzioni scolastiche, dimenticando la questione fondamentale dell'integrazione e quindi le effettive esigenze di ciascun alunno.

In realtà non può esserci integrazione senza autonomia delle istituzioni scolastiche e il potenziamento di quest'ultima dev'essere di fatto «funzionale [...] alle esigenze [...] di integrazione e sostegno agli alunni con bisogni educativi speciali e di programmazione dei fabbisogni di personale scolastico» [citazione tratta dall'articolo 50, comma 1b della Legge 35/12, "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo", N.d.R.],  attraverso il monitoraggio degli apprendimenti curricolari e il successo formativo degli alunni.

La "mancata professionalità dei docenti" - spesso invocata come unica denuncia - risulta essere una visione ristretta di una scuola dell'inclusione che nel suo insieme propone soluzioni efficaci.

Assistiamo da tempo al fenomeno della dispersione scolastica che colpisce anche gli alunni con disabilità. Proprio in questo macro-insieme di problematiche culturali e sociali, la scuola - come una possibile "grande mela" - è chiamata, "da sola", ad attuare con responsabilità e rigore il processo dell'integrazione.

*Nella traccia per la compilazione del Profilo Dinamico Funzionale/Piano Educativo Individualizzato (PDF/PEI) - documenti riguardanti gli alunni con disabilità - alla voce Apprendimenti curricolari si legge: «La prima parte riguarda la progettazione del "curricolo", che deve essere effettuata dal Consiglio di Classe o Modulo e riportata nel Registro dei Verbali o Agenda di Modulo. Il modello di PEI prevede un'articolazione della progettazione che ogni scuola può adottare nelle forme che riterrà più opportune e consone alla propria esperienza. In questa  parte vengono definiti i percorsi curricolari, per campo di esperienza, ambito o disciplina, specificando obiettivi, contenuti, metodi ecc., al fine di monitorare la corretta correlazione tra intervento effettuato e obiettivo posto per lo sviluppo delle potenzialità. Si tratta di uno strumento pratico ed operativo. Va redatta all’inizio di ogni anno scolastico e verificata a metà percorso e alla fine dello stesso. La sua redazione operativa è affidata alla scuola. La seconda parte riguarda la descrizione del contesto, in particolare del gruppo classe. Si espliciteranno le dinamiche presenti, le interazioni, le modalità di rapporto, le criticità, le risorse, ecc.».



**Direttivo Nazionale del CIIS (Coordinamento Italiano Insegnanti di Sostegno).

 

 


Questi corsi “non s’hanno da fare”

E ci riprovano. Prima parlano di meritocrazia, di competenze, di professionalità in nome  e per conto di una scuola di qualità, in cui vengono premiate addirittura le “eccellenze”.

E poi … e poi, alla prima occasione, remi in barca e la scuola di qualità viene lasciata andare alla deriva. Alla deriva di qualsivoglia considerazione.

A mettere in moto questo meccanismo “disfattista” sono state le “obbligate” (dicono) scelte economiche. Eh,sì! Perché in Italia quando i conti sono in rosso e la situazione è critica non si cercano le soluzioni che restituirebbero ossigeno ad un Paese che sta boccheggiando, magari tagliando inutili spese militari (quando mai una “Missione di pace” deve viaggiare su caccia militari oppure si deve equipaggiare di armamenti di ogni sorta?) o recuperando crediti da parte di coloro che il fisco lo evadono regolarmente ogni giorno, facendo una vita da nababbi, mentre il “popolo langue” cercando di sbarcare il lunario per arrivare a fine mese. No. In Italia, di fronte ad un estremo bisogno di liquidità si provvede “tagliando”: e si taglia soltanto dopo essersi bendati gli occhi, come la dea fortuna. Solo che la fortuna arride sempre a chi non dovrebbe e così la scure si abbatte sul settore che, invece, dovrebbe essere potenziato al massimo, proprio per restituire fiducia al Paese e ri-mettere in campo forze nuove, menti nuove, capaci di ri-progettare e reinventare la nuova società, quella del terzo millennio. Competitività, creatività, professionalità efficace …



Si è tagliato e si taglia nel sociale …

E il taglio, nella scuola, ha avuto più di una conseguenza. La prima, a lungo taciuta da troppi e per troppo tempo, riguarda gli alunni. La scuola svolge un ruolo formativo inderogabile che, per essere assolto, richiede “professionalità, competenza, corresponsabilità”.

Gli alunni devono poter contare su insegnanti in grado di accompagnarli nel processo di crescita, che sappiano valorizzare le loro potenzialità, stimolando e supportando le loro attitudini e assicurando a ciascuno il successo formativo.

Appare palese che tali compiti non possono essere affidati genericamente e che necessitano di personale preparato, capace di saper rispondere ai bisogni di tutti gli alunni, compresi quelli che presentano maggiori difficoltà.



Il taglio nella scuola insieme alla rimodulazione dell’offerta formativa ha costretto la scuola a fare i conti con il personale docente che, per effetto di queste scelte, ha registrato una forte contrazione di posti, determinando personale “in esubero” o “sovrannumerario”. Che fare? La prima soluzione che è parsa “ideale” da parte dell’amministrazione è “ricicliamoli”. E fin qui, opinabile ma … tutto bene.

La situazione si complica quando, a fronte del riciclo, qualcuno ha pensato che questo dovesse coincidere con “corsi di riconversione”, ovvero con la possibilità di acquisire un “nuovo titolo” per poter continuare ad insegnare nella scuola. E i corsi di riconversione comprendono la specializzazione per le attività di sostegno per lavorare nelle classi in cui sono iscritti alunni con disabilità, con incarico su “posto di sostegno”.

Appare legittimo che l’Amministrazione cerchi di tutelare i suoi insegnanti offrendo opportunità, al fine di mantenerli nello status iniziale.

Però … la possibilità offerta dal Ministero sembra più una strenna natalizia che un serio e concreto percorso formativo, capace di assicurare nuove professionalità.

E così, per questi insegnanti in esubero, viene “progettato” un corso di 120 ore da fruire in modalità on-line. E, ironia della sorte, chi vengono indicati come tutor aventi il compito di accompagnare questi docenti nel loro percorso di formazione? Insegnanti che posseggono determinate caratteristiche (laurea, servizio, ecc.) ma che possono anche essere privi di specializzazione per il sostegno e, giusto per non farsi mancare nulla quando si tratta di beffe, non necessariamente insegnanti di ruolo.

Anche in questo caso, ciò che ha prevalso è stata la logica  dell’occupazione all’italiana”: si dà priorità al lavoratore, al docente, trascurando  la qualità del prodotto, il discente. Si  pensa agli insegnanti, alla salvaguardia del posto di lavoro (legittima e sacrosanta), tollerando però che  per acquisire competenze funzionali alla disabilità sia sufficiente una chiacchierata virtuale.

Quante sono 120 ore? Corrispondono a 40 ore settimanali per tre settimane, tanto basterebbe per ottenere un titolo che alcuni insegnanti hanno ottenuto con percorsi universitari biennali, sostenendo 30 esami, più il tirocinio, più i laboratori e la tesi finale comprensiva di discussione.

Cosa sta succedendo?

Meno si studia e più si è premiati?

Meno impegno formativo e maggiore spendibilità del titolo acquisito?

È questa la “nuova formazione”, è questa la professionalità, è questa la risorsa umana della scuola?



Perché si continua a pensare che per la disabilità sia sufficiente una preparazione minima? Perché ci si ostina a ritenere che “chiunque” possa occuparsi delle attività di sostegno, anche se è nota la complessità della funzione ed è risaputo che molti genitori lamentano la scarsa professionalità docente, visibilmente rilevabile nelle sconfitte e nei percorsi interrotti di molti (troppi) studenti con disabilità?

Le Associazioni delle Persone con disabilità (ed anche la nostra Associazione) da anni chiedono personale docente “professionalmente competente” e non una parte del personale, ma TUTTO il personale della scuola: dai Dirigenti Scolastici a tutti i docenti.



Anno 2012. Stanno per prendere il via corsi di specializzazione per il sostegno di 120 ore.

Ma di chi è la responsabilità di tale scelta?

Chi ha la responsabilità della formazione degli insegnanti di sostegno?



La legge 104/1992, all’art. 14 comma 1, recita:  “Il Ministro della pubblica istruzione provvede alla formazione e all'aggiornamento del personale docente per l'acquisizione di conoscenze in materia di integrazione scolastica degli studenti handicappati …”.

Se dunque questi corsi verranno attivati e se questi insegnanti acquisiranno il titolo di specializzazione mediante corsi on-line di 120 ore, sappiamo a chi attribuirne la responsabilità

Ovvero all’attuale Ministro che, fra l’altro, dal 13 agosto 2011 è Presidente del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche).



Se  è questa la scuola di qualità!

Non possiamo che prendere le distanze.

Siamo consapevoli che la scuola italiana necessiti di altri (tanti) insegnanti di sostegno e che questi “nuovi supporti” non andranno a colmare il bisogno presente. Tuttavia, come Associazione, non possiamo non essere preoccupati per la leggerezza e la superficialità con cui si mette mano alla formazione degli insegnanti, quando si affrontano problematiche connesse alla disabilità.

Scrive una mamma: “Un conto è dare un supporto formativo rispetto alla disabilità anche ai docenti curriculari, in modo da ottimizzare il lavoro dell'insegnante di sostegno … un altro è dequalificare un ruolo per soddisfare esigenze legate ai tagli del governo”.

Prosegue: “Si spara di nuovo sulla qualità del sostegno, tamponando maldestramente le problematiche legate all'inserimento dei docenti in esubero, con soluzioni che sacrificano come al solito i più deboli”.

E conclude: “Gli studenti disabili hanno un essenziale e imprescindibile bisogno di essere sostenuti nel loro percorso scolastico e formativo da figure necessariamente preparate ed esperte. E l'esperienza non si può acquisire virtualmente in 120 ore. Non stiamo parlando di un corso di dattilografia, ma di esseri umani da consegnare degnamente alla vita...”.



Come Associazione di Insegnanti specializzati di Sostegno



chiediamo al Ministro Profumo
  • di NON attivare la proposta di formazione mediante corsi di specializzazione dequalificanti come quelli previsti per gli attuali insegnanti in esubero;
  • di predisporre percorsi formativi adeguati e coerenti con un profilo professionale competente rispetto alle tematiche della disabilità;
  • di rivedere gli attuali percorsi formativi iniziali, correlati al DM 249/2010, inserendo nel percorso formativo iniziale, come obbligatorie per tutti gli aspiranti docenti, le discipline che consentono di acquisire competenze a favore del processo di integrazione degli alunni con disabilità;
  • di intervenire prontamente per assicurare la formazione sulla disabilità a tutto il personale attualmente in servizio nelle scuole;
  • di intervenire affinché la scelta dell’integrazione scolastica non venga meno, soprattutto a fronte di prassi scolastiche che, attualmente, mostrano una scuola italiana  in cui le classi differenziali, abolite dalla legge 517/77, sembrano tornare in auge;
  • di intervenire per aprire un tavolo permanente di confronto con il ministero della salute sulle problematiche dell’istruzione domiciliare.

                                                                                                  

CIIS

Coordinamento Italiano Insegnanti di Sostegno


Roma, 13 DICEMBRE 2011 

TUTTI IN PIAZZA CON L'ASSOCIAZIONE
TUTTI A SCUOLA

È POSSIBILE ANCORA PARLARE DI WELFARE IN ITALIA PER I DISABILI?

Ci sembrano interrogativi seri che richiedono risposte serie.

Noi le chiediamo con urgenza.

Leggi il comunicato stampa

Scarica la locandina

IL CIIS ADERISCE ALL'INIZIATIVA PROMOSSA DALL'ASS. TUTTI A SCUOLA E INVITA TUTTI IN PIAZZA IL GIORNO 13 DICEMBRE, A ROMA

 


 

IL CONVEGNO è POSTICIPATO PER MOTIVI ORGANIZZATIVO-LOGISTICI

LA PROSSIMA DATA sarà comunicata tramite web

Convegno C.I.I.S.

ROMA


sabato 17 dicembre 2011 alle ore 10.00 alle 16.00

LA SCUOLA DELL'INTEGRAZIONE NEL TERZO MILLENNIO

prospettive e professionalità del docente di sostegno

ISCRIZIONI: info@sostegno.org

La sede sarà comunicata a breve


FIRENZE, giovedì 24 novembre 2011

'La scuola per tutti...Tutti per la scuola', è questo il titolo del convegno organizzato dalla CGIL Firenze in collaborazione con la FLC CGIL. L'iniziativa che si terrà il 24 novembre dalle ore 15 presso la Camera del Lavoro di Firenze, borgo dei Greci 3, nel Salone Di Vittorio, affronterà l'importante tema del 'Diritto all'Istruzione del bambino con disabilità', che può avvenire solo attraverso una corretta ed adeguata integrazione scolastica.

Interviene il Presidente del CIIS

scarica la locandina

scarica il programma




CONVEGNO ERIKSON edizione 2011

Resistere o innovare?

Il Convegno di novembre è sempre un appuntamento importante, in cui ci ritroviamo assieme a "fare il pieno" di energia e di aiuti pratici per il nostro lavoro quotidiano. Ma non solo: questa edizione vuole essere qualcosa di più. Certo toccheremo i vari temi che in questi anni si sono dimostrati utili per lo sviluppo professionale e scientifico di chi lavora nel campo dell'integrazione scolastica e sociale. Come [segue]

 

L'INTERVENTO DEL PRESIDENTE DEL C.I.I.S.

A nome del CIIS, ringrazio per questo invito ad offrire il nostro contributo su un tema che, come Associazione di insegnanti di sostegno, ci tocca particolarmente da vicino. Sulla lettura dei fattori che hanno indotto ad ipotizzare una nuova via per l’integrazione farò un brevo cenno nel corso dell'intervento. 

Vorrei puntare il focus su alcune questioni:

  1. La prima riguarda i due concetti posti alla base di questo modello: resistenza contrapposta a innovazione
  2. La seconda l’integrazione scolastica come plus valore
  3. La terza gli attori dell’integrazione scolastica, con un occhio di riguardo al docente per le attività di sostegno alla classe.
  4. A conclusione: i protagonisti, coloro per i quali il sistema scuola predispone e attua gli interventi educativo-didattici [continua]

POSTO A RISCHIO PER OLTRE 20 INSEGNANTI DI SOSTEGNO DI RUOLO

PRONTO INTERVENTO DEL CIIS E DEI SINDACATI DI CATEGORIA

Sono circa una ventina gli insegnanti di sostegno che rischiano di essere “licenziati” dopo essere stati “assunti”. È l’odissea che coinvolge un gruppo di docenti della Sardegna che il 26 di agosto scorso, dopo essere stati convocati dall’Ufficio Scolastico Territoriale di Cagliari e di Sassari, sono stati immessi in ruolo a partire dall’anno scolastico 2011-2012. Dal 1 settembre lavorano presso le scuole secondarie di secondo grado dislocate sul territorio provinciale (molti hanno preso servizio presso sedi svantaggiate, distanti anche oltre 50 km da casa) [continua].

Leggi l'Unione Sarda.


Il prof. FRANCESCO PROFUMO incaricato come Ministro della Pubblica Istruzione nel Governo MONTI.

il sito del MIur: clicca qui.

la scheda:   leggi.


Ripensare il Processo di integrazione scolastica

Nel mare delle sirene di omerica memoria giungono richiami continui per sollecitare ad una nuova impostazione del processo inclusivo. Le soluzioni offerte dalle “sirene” leggono l’integrazione in un’unica prospettiva, incapaci di andare oltre e ancor più incapaci di pensare, o meglio, ri-pensare l’intero sistema sotto il profilo dei nuovi orientamenti culturali che stanno pervadendo la società globale ma che, al contrario, pare lascino indifferenti ...

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DDL PRIVATIZZAZIONE DEL SOSTEGNO  Dal Resoconto si apprende che non vi è stata la presentazione del DDL. All'Ordine del Giorno della prossima convocazione, martedì 5, mercoledì 6 e giovedì 7 luglio, non è stata inserita la presentazione del DDL. Nella sezione news la nuova BOZZA da inviare allaVII Commissione Permanente del Senato.

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POSTO A RISCHIO PER OLTRE 20 INSEGNANTI DI SOSTEGNO DI RUOLO

PRONTO INTERVENTO DEL CIIS E DEI SINDACATI DI CATEGORIA

Sono circa una ventina gli insegnanti di sostegno che rischiano di essere “licenziati” dopo essere stati “assunti”. È l’odissea che coinvolge un gruppo di docenti della Sardegna che il 26 di agosto scorso, dopo essere stati convocati dall’Ufficio Scolastico Territoriale di Cagliari e di Sassari, sono stati immessi in ruolo a partire dall’anno scolastico 2011-2012. Dal 1 settembre lavorano presso le scuole secondarie di secondo grado dislocate sul territorio provinciale (molti hanno preso servizio presso sedi svantaggiate, distanti anche oltre 50 km da casa).

Il travagliato percorso è iniziato a metà settembre, quando i Dirigenti Scolastici delle sedi di servizio hanno registrato notevole difficoltà ad inserire i contratti degli insegnanti di sostegno, neoassunti, nel sistema informatizzato del Ministero. In un primo momento si è pensato ad una difficoltà di ricezione da parte del Miur, a livello strumentale, in seguito, non avendo avuto alcuna risposta precisa al riguardo, neppure da parte dell’Ufficio Scolastico Territoriale, i Dirigenti Scolastici delle sedi interessate si sono rivolti a quello regionale chiedendo la risoluzione del problema. A sua volta, anche l’Ufficio  Scolastico Territoriale, infatti, lamentava le stesse difficoltà delle scuole.

A questo punto, i docenti di sostegno coinvolti, non ottenendo comunicazione in merito alla registrazione on-line dei loro contratti, hanno interessato della questione le organizzazioni sindacali di categoria che, prontamente, hanno formulato richiesta di verifica.

In sede di controllo, gli uffici dell’USP si sono imbattuti in una discrepanza che riguardava proprio il contingente delle immissioni in ruolo. Di conseguenza,  l’Ufficio  Scolastico Territoriale di Cagliari ha inoltrato un INTERPELLO al Ministero, per ricevere conferma del contingente approvato in data 26 agosto 2011. Ed è successo che, in questo passaggio di comunicazioni e di verifica, si sono resi conto del problema: ovvero che il contingente sulla disponibilità dei posti vacanti doveva essere fatto sull’organico di diritto e non su quello di fatto. Non si capisce se i dati siano stati confermati o meno da parte del Miur. Fatto sta che due giorni fa i docenti di sostegno della scuola secondaria della provincia di Cagliari, della provincia di Carbonia e di Sassari (siamo in attesa di conoscere la situazione delle altre province sarde) contattati telefonicamente dagli uffici dell’USP, sono stati informati della “revoca del ruolo”! contestualmente venivano invitati a presentarsi il giorno successivo, presso le sedi degli uffici territoriali per la notifica della revoca.

La nostra Associazione, CIIS, è intervenuta prontamente, prendendo contatti con la Cgil nazionale e territoriale che, dopo aver contattato gli uffici scolastici provinciali, ha chiesto un urgente incontro con il Dirigente dell’USR Sardegna. Nel corso della riunione, il sindacato della FlcCgil ha rilevato un contingente di immissioni in ruolo per l’anno in corso decisamente sottodimensionato, rispetto ai bisogni del territorio. Lo stesso MIUR, messosi in contatto con l’ufficio scolastico regionale della Sardegna per definire la situazione dei docenti, ha concordato una linea d’azione con i sindacati presenti. L’orientamento, pertanto, pare  quello di  non provvedere alla cancellazione dei contratti a tempo indeterminato. Non solo. Da un’attenta analisi del contingente disponibile (e delle necessità del territorio), l’intento pare sia proprio di provvedere quanto prima all’esame di possibili ulteriori nomine a tempo indeterminato. Secondo queste ultime indiscrezioni, già a partire dai prossimi giorni la situazione dei docenti immessi in ruolo a fine agosto sarà regolarizzata e la scuola sarda potrà contare su un nuovo inserimento in organico di diritto di docente specializzato per le attività di sostegno, a beneficio del percorso di integrazione scolastica.

In attesa dell’evolversi della situazione, come Associazione prendiamo atto della tempestività e del prezioso supporto offerto in questa occasione dai sindacati di categoria FLC Cgil, UIL, GILDA, CISL e, contestualmente, della collaborazione da parte delle Istituzioni preposte.

Ascolta  l'intervista del prof. Giuseppe Argiolas, direttivo CIIS, al TG3

Guarda l'intervista di una collega "a rischio di licenziamento":

Il Dirigente Scolastico Regionale Sardegna, dr. Tocco, spiega i licenziamenti.

Leggi l'Unione Sarda.


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IL PUNTO DI VISTA ...  C.I.I.S.

La nomina dell’on.GIUSEPPE GALATI a Sottosegretario del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ci sorprende e ci preoccupa “MOLTO”, per dirla con una sola parola.

L’on Galati, infatti, è co-firmatario insieme ad altri parlamentari del disegno di legge, noto come “Privatizzazione del sostegno”. Quale significato avrà, dunque, il suo ingresso al dicastero dell’Istruzione?

Sulla Privatizzazione del sostegno la nostra Associazione ha preso prontamente le distanze, fin dal momento in cui è stato presentato il primo DDL al Senato (firmato dai senatori Bevilacqua e Gentile), rispetto al quale vi è stata anche una decisa presa di posizione da parte della Federazione FAND, la più imponente per iscritti e per presenza nel contesto italiano, che ha  ribadito il suo NO. Anche la FISH ha sollevato perplessità.

Anche se nessuno, a parole, intende sottrarre alla scuola italiana la lunga esperienza dell’integrazione scolastica, così come prevista dalla normativa attuale, tuttavia è motivo di preoccupazione: preoccupa il fatto che il DDL, per quanto osteggiato con motivazioni richiamanti i valori dell’integrazione, sia già stato depositato presso la VII Commissione Permanente della Camera dei Deputati.

Conforta invece conoscere la posizione del Vice-Ministro, Sottosegretario on. Giuseppe Pizza, il quale nel giugno scorso (vedi comunicati stampa) aveva assicurato il suo impegno affinché il DDL non procedesse nel suo iter parlamentare.

Poiché da tempo si respira nell’aria il ritorno alle classi differenziali, con conseguente “espulsione” degli alunni con disabilità dalle classi comuni, occorrerebbe un forte e chiaro segnale di discontinuità rispetto a disegni di legge che, invece, protendono verso una loro riapertura, sottraendo gli alunni con disabilità dal percorso scolastico insieme ai compagni, loro coetanei.

Chiediamo questo segnale di discontinuità al Ministro Gelmini e al Sottosegretario Pizza, affinché
  • ribadiscano la loro distanza da disegni di legge che mirano ad affidare gli alunni con disabilità ed anche gli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento a “personale esterno alla scuola, privo di competenze pedagogico-didattiche”;
  • intervengano per allontanare definitivamente ogni ipotesi che possa far solo pensare che le classi differenziali siano pronte a riaprire le porte,
  • e invitino il Sottosegretario, on. Giuseppe Galati, aritirare il DDL sulla privatizzazione del sostegno, Atto Camera n. 4405.

 

 

È convocata l’Assemblea del C.I.I.S. (Coordinamento Italiano Insegnanti di Sostegno) in 1a convocazione per il giorno 28 settembre alle ore 8.00, in 2a convocazione per

domenica 2 ottobre 2011 ore 11.30.

La sede sarà successivamente comunicata ai soci.

Ordine del Giorno

 

AREE DISCIPLINARI

A proposito di AREE DISCIPLINARI: come avviene l'attribuzione nella scuola secondaria di 2° grado? Per esempio nell'Istituto Agrario di Elmas (CA) "Duca degli Abruzzi", gli Accordi di Programma Quadro, siglati il 27 maggio 2010, non aiutano. La norma di assegnazione delle aree pare disattesa. Che fare? Sulla questione interviene il prof. Giuseppe Argiolas, referente CIIS Sardegna, ripreso anche da OrizzonteScuola: leggi l'articolo.
Se nella tua scuola rilevi le stesse incongruenze, invia una segnalazione a info@sostegno.org Oggetto: attribuzione aree disciplinari sostegno.
 
INTEGRAZIONE SCOLASTICA E INSEGNANTE DI SOSTEGNO
Si continuano ad effettuare proposte sostanzialmente orientate alla figura docente. Quando (chissà quando) si capirà che le ipotesi devono ruotare unicamente attorno all'alunno con disabilità,ovvero partire dal suo contesto formativo, forse solo allora la scuola potrà vivere una vera stagione inclusiva.
Per ora non possiamo che prendere le distanze da ipotesi che rimandano all'abolizione della risorsa "docente per il sostegno" per la classe e alla proposta che introduce consulenti iperspecializzati.
A breve il commento ufficiale del CIIS

DDL PRIVATIZZAZIONE DEL SOSTEGNO
Dal Resoconto si apprende che non vi è stata la presentazione del DDL.
All'Ordine del Giorno della prossima convocazione, martedì 5, mercoledì 6 e giovedì 7 luglio, non è stata inserita la presentazione del DDL. A meno che non sia prevista nella seduta plenaria del giorno 7 luglio.
 
Prossima convocazione VII  Commissione: 5-6-7 luglio 2011.
In vista di un probabile ordine del giorno, intesifichiamo la protesta civile avviata: SCRIVIAMO e SCRIVI NO alla privatizzazione del sostegno. Occorre dire, chiaro e forte, che il DDL (Atto del Senato 2594) deve essere assolutamente RITIRATO.

ATTENZIONE: vi daremo comunicazioni dell'iter, costantemente sotto controllo . Nel  frattempo scrivi e invita a scrivere per chiedere alla politica di prendere le distanze dal DDL n. S. 2594. Nella sezione news la nuova BOZZA da inviare a lla VII Commissione Permanente del Senato.

Storico

- Martedì 28 e Mercoledì 29 giugno: Presentazione del DDL sulla privatizzazione del sostegno. Leggi l'Ordine del Giorno.

- Martedì 21 e mercoledì 22 giugno 2011: PRESENTAZIONE del DDL Bevilacqua/Gentile. Leggi l'ordine del giorno.

- Martedì 14 giugno: il DDL sulla privatizzazione del sostegno non è stato presentato. Vedi resoconto Senato. La presentazione era stata programmata per martedì 14 giugno, alle ore 15. L'auspicio è che che i parlamentari tengano conto del fatto che, da parte del MIUR, non vi è intenzione di sostenere questo progetto assurdo (v. anche Superando e Superabile).

Anche il 14 giugno, così come ...

    
- ... mercoledì 8 giugno (vedasi resoconto)

    
- ... e il 1° giugno (vedi documento completo   ), il Disegno di Legge n. S 2594, Disposizioni per favorire il sostegno di alunni con disabilità, presentato dai senatori del PDL Bevilacqua e Gentile non risulta presentato presso la VII Commissione Permanente del Senato  

 

 

DDL "sostegno ai privati", clicca e leggi il COMUNICATO C.I.I.S.
Il comunicato è stato ripreso/pubblicato da: Superando1 - Superando2 - Blog GennaroMorra - Superabile - RedattoreSociale

 

COMUNICATO STAMPA congiunto delle Federazioni FAND e FISH dopo l'incontro con il Sottosegretario del MIUR, on. Giuseppe Pizza. Leggi.
Approfondisci: Superando.

IMPORTANTE
Vai alla sezione Testimonianze e 'sfoglia' la storia di Claudia: "Sono Claudia e ho la Sindrome di Rett"

   

DDL PRIVATIZZAZIONE DEL SOSTEGNO 

COMUNICATO C.I.I.S.

Premessa

La classe è costituita da tutti gli alunni: è ambiente educante e formativo per eccellenza. È nella classe che si attua e si realizza l’integrazione scolastica, dove si inizia a costruire la società inclusiva, quella contemplata nella e dalla nostra Costituzione. La proposta di legge dei due senatori del PDL mira a frantumare questa realtà, creando un luogo in cui prima della persona e della sua dignità appare ciò che lo rende “diverso”, stigmatizzando il funzionamento individuale. La non-classe disegnata dai due senatori proporrebbe “alunni con …”, suddivisi per fasce o per gruppi: ciascuno con la sua caratteristica specifica. Ma non si limita ad annullare la dimensione sociale del gruppo-classe come identità impegnata nel percorso formativo, la nuova proposta va oltre, tentando di sottrarre agli insegnanti i compiti per i quali sono chiamati ad impegnare congiuntamente, per tutti gli alunni, la loro professionalità. E riappare, sempre più vicino, lo spettro delle classi differenziali come luogo di “raccolta” della diversità, separata secondo il criterio di “alunno con …

..."Disegno di Legge n. S 2594", Disposizioni per favorire il sostegno di alunni con disabilità, depositato il 2 marzo 2011 dai senatori Bevilacqua e Gentile, attualmente in discussione presso la VII Commissione del Senato. Una strana proposta di legge, che lascia perplessi fin dalle prime righe. “Privatizzare il sostegno” è il grido di allarme che echeggia nel web da parte delle Associazioni delle famiglie delle persone con disabilità e di tanti professionisti che operano nel settore. Ma in cosa consiste questa proposta?Quale, in ultima analisi, il nocciolo della questione?

I due relatori parlamentari del Popolo della Libertà, Bevilacqua e Gentile, appellandosi alla normativa italiana in materia scolastica e partendo dall’assioma anticipato dalla L. 104/92, art. 12, comma 4, ossia che “L'esercizio del diritto all'educazione e all'istruzione non può essere impedito da difficoltà di apprendimento né da altre difficoltà derivanti dalle disabilità connesse all'handicap”, ingarbugliano le affermazioni successive, mescolando normativa, profili professionali e indicazioni pseudo-operative. Certamente quello che balza agli occhi, con chiarezza, è l’opportunità offerta al privato di poter entrare, finalmente e in misura sempre più massiccia, nel pubblico. A costo zero per il bilancio, afferma il comma 2 dell’unico articolo contenuto nella proposta di provvedimento.

La preoccupazione più volte “lanciata e gridata” dalle famiglie, così come dagli insegnanti, sulla “mancata continuità educativo-didattica” viene fatta propria da questo ddl esclusivamente sotto il profilo educativo. La formulazione della norma si àncora infatti alla sola componente educativa, lasciando intendere al lettore distratto che questa contenga anche quella legata alla sfera didattica, specificità propria della scuola, assolta unicamente dagli insegnanti.

Utilizzando poi quale paravento l’autonomia scolastica, la proposta tenta di scardinare le ultime resistenze, giocando ancora in controluce, lasciando intendere ma omettendo. In questo contrasto, entrano in scena Enti Locali e ASL, indicati come coloro che “debbono sostenere gli interventi scolastici”, auspicando che il coordinamento venga assunto dalle Istituzioni Scolastiche. Ed è qui che si mette in atto lo scacco finale. Vista la nuova opportunità offerta alle Istituzioni scolastiche, perché non pensare anche agli alunni con DSA? Perché non “creare” un’altra categoria (leggasi “opportunità per il privato”)? Ci si arrampica persino sugli specchi, tentando di evidenziare come i “progetti” realizzati con la collaborazione dei privati possano andare a rispondere ai bisogni formativi degli alunni con DSA. (Bisogni ai quali devono rispondere “tutti e ciascun” insegnante della classe. Per questo non è stata prevista una ulteriore figura a supporto della classe nel suo insieme!)

Ma i due co-firmatari, nel cercare di persuadere sulla bontà della loro proposta, declinano addirittura l’obiettivo perseguito con questo provvedimento, rintracciabile nell’ultimo capoverso della presentazione: “si propone una disposizione volta a favorire l’inserimento ottimale degli alunni diversamente abili, per migliorare la qualità dell’integrazione degli stessi e di tutti gli allievi con bisogni educativi speciali …”. (Vorremmo evidenziare “ottimale”, in forte contrasto con i criteri di “qualità” da sempre perseguiti dalla scuola pubblica italiana).

L’articolo 1

Il primo comma dell’articolo 1 del DDL autorizza i Dirigenti Scolastici ad avvalersi, per “il sostegno di alunni con disabilità”, della collaborazione dei privati mediante specifici progetti, facendo riferimento all’art. 5 del DPR 24 febbraio 1994 (articolo che riguarda la elaborazione del PEI al quale partecipano, per legge: gli insegnanti della classe, il docente psico-pedagogista, se presente, la famiglia e gli operatori dell’ASL).[1]

La proposta di legge apre, sostanzialmente, due fronti:

  • uno dal punto di vista educativo-didattico,
  • l’altro dal punto di vista organizzativo.

Essa, di fatto, racchiude più contraddizioni. Anzi, tende ad anticipare prospettive che, rispetto alla normativa fino ad oggi emanata, introducono una inversione di tendenza. Affermare, infatti, che la continuità (e solamente sul versante “educativo”) debba e possa essere affidata a non ben definite professionalità esterne, debitamente però riconosciute come appartenenti al settore privato, la dice lunga sulla integrazione degli alunni con disabilità nelle classi comuni.

Sostanzialmente e formalmente, la proposta di legge contraddice quanto segue:

  1. e cioè che l’alunno con disabilità appartiene al gruppo-classe (anzi, è parte organica del gruppo-classe) e, per questo, non può essere “pensato” all’interno dell’ambiente formativo come ‘elemento estraneo’ e ancor meno come ‘elemento aggiunto’;
  2. il docente incaricato su posto di sostegno è un insegnante di tutti gli alunni della classe(una contitolarità e non una compresenza).

Continuare ad insistere sulla continuità correlata unicamente a coloro che sono incaricati su posto di sostegno, equivale a coltivare nell’opinione pubblica (ma anche fra gli operatori scolastici e sanitari e fra le famiglie) l’idea che il docente per il sostegno sia “docente personale dell’alunno”. Ritenere che la continuità sia una questione limitata ad uno solo dei docenti della classe, significa annullare e negare contestualmente il processo di integrazione scolastica, un processo iniziato una quarantina d’anni fa (e che non ha nessuna voglia di andare in pensione e ancor meno di scomparire nell’oblio).

Le Linee Guida del MIUR

L’inclusione scolastica, come ha richiamato con forza il Ministro Gelmini nelle recenti Linee Guida per l’integrazione degli alunni con disabilità,[2]fa perno tanto sulla “corresponsabilità” di tutti gli insegnanti della classe, quanto sull’importanza dei ruoli che ciascuno è chiamato a svolgere secondo le rispettive competenze. Le Linee Guida ben specificano i ruoli di coloro che, sulla base del PEI, sono chiamati a formulare i rispettivi progetti personalizzati a favore dell’alunno con disabilità:

  • il progetto riabilitativo, a cura dell’ASL (L. n. 833/78 art. 26)
  • il progetto di socializzazione, a cura degli Enti Locali (L. n. 328/00 art. 14)
  • il Piano degli studi personalizzato, a cura della scuola (D.M. 141/99, come modificato dall’art. 5, comma 2, del DPR n. 81/09)

La dimensione inclusiva della scuola prevede, condicio sine qua non, la partecipazione attiva e fattiva delle componenti qui richiamate: non solo la loro assenza in termini di collaborazione e coordinamento, ventilata dalla proposta di legge, non è ipotizzabile, secondo il Ministro Gelmini essa costituirebbe “una concezione distorta dell’integrazione”.

Ed è di così pregnante rilievo questo aspetto, che il Ministro richiama più volte alla responsabilità inclusiva il Dirigente Scolastico, attribuendogli una serie di compiti inderogabili. Viene posto l’accento sul ruolo di ciascun componente la comunità scolastica, degli organi collegiali e degli organismi preposti, come il GLH di Istituto fino al GLH operativo, al quale partecipa, di diritto, la famiglia.

I due senatori cofirmatari del DDL riaffermano la necessità di una continuità educativa che attribuiscono ad un “progetto” che il Dirigente Scolastico può attivare con il privato. Ma chi sono queste figure che dovrebbero realizzare questo progetto “di continuità” a favore del processo di integrazione? Che compiti e che ruolo avrebbero?

Perché non solo le famiglie, ma anche gli insegnanti gradirebbero sapere con chi sono chiamati a confrontarsi o, eventualmente, a collaborare. E, soprattutto, dovrebbe essere esplicitato il profilo professionale di questi operatori. Quali competenze dovrebbero possedere? Quanti parteciperebbero al progetto per ciascuna classe?

Contemplando, come i due cofirmatari hanno ricordato, l’esercizio del diritto all’istruzione e all’educazione, il percorso scolastico prevede che agli alunni con disabilità venga assicurato un percorso di qualità sotto il profilo educativo e degli apprendimenti al tempo stesso. E, nella scuola, gli apprendimenti, così come gli aspetti educativi, attengono al compito e alla responsabilità degli insegnanti. Anzi, costituiscono il loro compito fondamentale: educare e istruire.

Non si può entrare nella scuola privi di formazione idonea.E, ancor più, non si può pensare che agli alunni con disabilità sia sufficiente assicurare solo il percorso educativo. Abbracciare questa prospettiva vuol dire negare la dimensione valoriale dei disabili, stigmatizzare la loro presenza e incrinare la loro dignità di persone.

Da tempo nella scuola si respira, con preoccupazione, un ritorno alle scuole speciali e alle classi differenziali per questi alunni. Molte, troppe cattive prassi si stanno affermando in molte, troppe scuole: prassi che le Linee Guida hanno stigmatizzato in modo secco e senza replica. Nessuna attività scolastica può essere riservata a gruppi di studenti composti da soli alunni con disabilità o da questi insieme ad altri scolasticamente più fragili: questa prassi è contraria alle norme di legge. E il Ministro, al riguardo, è così convinto di tale affermazione da ribadire che questa modalità operativa non è applicabile neppure per limitati periodi di tempo: proprio perché l’integrazione scolastica deve essere attuata all’interno delle classi, insieme ai compagni, sotto la responsabilità di ciascun docente della classe

E, se da un punto di vista della didattica, i punti precedenti rilevano la incompatibilità fra la proposta dei senatori Bevilacqua/Gentile e la prassi di una scuola inclusiva, a completamento si potrebbero porre rilievi anche sotto il profilo organizzativo.

A chi competerebbe la coordinazione del processo di integrazione? Già molti stanno creando grande confusione in merito ai compiti degli assistenti ad personam (figure assegnate all’alunno e non alla classe; figure che non hanno fra i loro compiti quello della didattica, ma solo compiti legati all’autonomia e alla comunicazione). Sono più di uno i casi in cui un assistente, presentandosi a scuola, si propone come il riferimento dell’integrazione e, talvolta, pretende di sostituire il docente anche sotto il profilo didattico. La presenza degli assistenti va ponderata e calibrata sulla base delle effettive necessità. Non sempre, infatti, questa figura è necessaria. E ancor meno lo si può pensare come il prolungamento del docente specializzato, proprio perché non ne ha le competenze né la professionalità. Gestire poi all’interno della classe più figure, può diventare problematico e complicare l’attività scolastica piuttosto che facilitarla. In sintesi, la proposta formulata dai due senatori del PDL tende a destabilizzare un sistema complesso e articolato, caratterizzato da criticità e potenzialità molteplici. Si avverte una sorta di sottrazione della dimensione formativa, a svantaggio degli alunni con disabilità e a esclusivo vantaggio del privato.

 

Leggiamo poi con perplessità il comunicato stampa diramato dall’AIPD. Non possiamo, infatti, condividere l’apertura offerta per gli alunni con DSA, concedendo quale contropartita una richiesta non solo strumentale, ma ostinatamente bloccata al solo docente per il sostegno. Se, infatti, è condivisibile la tesi dell’attribuzione ai docenti (di ruolo e precari) di un servizio “continuato” nella stessa classe per il periodo di durata del ciclo scolastico (ovviamente le assegnazioni dovrebbero partire dalle classi prime!!), è difficile vedere nel vincolo decennale una soluzione per la continuità. Si tratta di “assegnazione di incarico”, del quale è responsabile il Dirigente Scolastico. Si può anche transitare sul curricolo o su posto comune, e si tratta di professionalità a vantaggio di tutto il sistema scuola. Ma occorre ricordare che l’incarico, ad inizio di ogni anno scolastico, viene attribuito dal Dirigente Scolastico, il quale può optare come ritiene, ancor più se il docente è in possesso di competenze professionali per il sostegno.

Va infine aggiunto che è un falso mito, una leggenda metropolitana, ritenere che la continuità riguardi solo il docente di sostegno che, nella classe, resta solo per poche ore(4, 5, 6 9 …). Impariamo a guardare i veri aspetti della questione: la continuità, unitamente alla formazione, riguarda tutti gli insegnanti della classe. Pertanto, se veramente si ha a cuore l’integrazione scolastica, è su questo fronte che occorre agire. Altrimenti si fa demagogia. Oppure … oppure si prepara, in modo subdolo, la strada per “togliere dalle classi comuni gli alunni con disabilità”. Questo è il disegno sommerso che appare palese. Ed è contro questo disegno che bisogna lottare, diffondendo davvero la cultura dell’integrazione: quella cultura che riconosce l’alunno come alunno della classe, frequentante una classe in cui tutti i docenti siano in grado di rispondere ai suoi bisogni e dove il docente per il sostegno svolge il suo ruolo di insegnante, regista dell’inclusione.

REDAZIONE C.I.I.S.


[1]DPR 24/2/1994, art. 5, comma 2: «Il P.E.I. è redatto, ai sensi del comma 5 del predetto art. 12 [della legge 104/92 ndr], congiuntamente dagli operatori sanitari individuati dalla USL e/o USSL e dal personale insegnante curriculare e di sostegno della scuola e, ove presente, con la partecipazione dell'insegnante operatore psico-pedagogico, in collaborazione con i genitori o gli esercenti la potestà parentale dell'alunno».

[2]Linee Guida per l’integrazione degli alunni con disabilità, 4 agosto 2009, MIUR (http://www.edscuola.it/archivio/norme/circolari/nota_4_agosto_09.htm)

 

 

Perché diciamo NO alla Classe di Concorso

[Prima Parte]
Da sempre la nostraAssociazione ha condiviso e sostenuto l'inclusione scolastica, ponendosi quale obiettivo principale il potenziamento e la crescita culturale delprocesso inclusivo.L'inclusione si realizza nella misura in cui i suoi contenuti si concretizzano e si attuano nella dimensione culturale di un Paese che voglia definirsi civile.Per questo sosteniamo che l'inclusione scolastica non può assolutamente essere appannaggio di una o due figure professionali e ancor meno che possa essere utilizzata come strumento per perseguire fini "altri" rispetto a quelli prefissi a beneficio non solo delle persone con disabilità ma dell'intera società.G

iunto è infatti il tempo di uscire dagli schemi stereotipati di una visione cosiddetta “buonista” : continuare a pensare all’inclusione come ad un qualcosa che rimanda alle persone con disabilità significa non solo svilirne il valore ma orientare qualsiasi intervento in direzione che “pone ulteriormente all’angolo” la persona con disabilità, relegandola allo stigma sociale irreversibile.Uscire dagli schemi stereotipati significa “camminare insieme” per realizzare una società in cui la dignità di ciascuno è riconosciuta e vissuta come “partecipazione sociale a tutti gli effetti” .

Per questo ciascuno di noi è e deve essere impegnato a rimuovere “ostacoli” che impediscono la realizzazione di una società inclusiva, contribuendo, nella misura della propria responsabilità civile e sociale, a realizzare giorno per giorno “la” società in cui ognicittadino trovi ospitalità, dignità e riconoscimento.
E questo anche e ancor più nella scuola.

 


 

 

 

CIIS

Il C.I.I.S. ( Coordinamento Italiano Insegnanti di Sostegno )  è un'Associazione di volontariato che opera in tutto il territorio nazionale.

All'Associazione C.I.I.S. aderiscono insegnanti di ruolo, insegnanti abilitati e non di ruolo, dirigenti, genitori, operatori del settore e quanti ne condividono le finalità.

L'associazione non ha scopo di lucro e opera al fine di realizzare scopi sociali, culturali, educativi e ricreativi nel rispetto delle pari opportunità tra uomini e donne.

 

 

SPECIALE RAI 3 BLOB

SABATO 8 ottobre e DOMENICA 9 ottobre, alle ore 20,
SPECIALE DEDICATO
ALLA SCUOLA NEGATA AGLI ALUNNI CON DISABILITÀ,
con l'Associazione TUTTI A SCUOLA.

NON MANCATE!!


 



14 SETTEMBRE 2011
IN PIAZZA CON "TUTTI A SCUOLA"
PER CHIEDERE UNA VERA E REALE SCUOLA DELL'INTEGRAZIONE.
ORE 10.30

 

PETIZIONE FAND - FISH   No al taglio all'assisteza. Fermiamoli con una FIRMA!!!   Attenzione: le firme devono essere inviate prima di lunedì mattina. Passate parola. DIFFONDI E ... FIRMA ANCHE TU!
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C.I.I.S.   C.I.I.S.   C.I.I.S.
AREE DISCIPLINARI  come avviene l'attribuzione nella scuola secondaria di 2° grado? Leggi e segnala.
 
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INTEGRAZIONE SCOLASTICA E INSEGNANTE DI SOSTEGNO  FIOCCANO, anche in tempo estivo, proposte orientate prevalentemente alla figura docente. Prendiamo le distanze sulla nuova proposta che introduce consulenti iperspecializzati. Leggi.
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