Cattedra mista: analisi e riflessioni di un'esperienza vissuta
(Pubblicato nella sezione "Testimonianze")
L’I.C. “C. Gouthier” di Perosa Argentina (TO) comprende 16 plessi, tra scuole dell'Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado, distribuite su un territorio montano che insiste sulle Valli Chisone e Germanasca.
L’Istituto è inserito in un tessuto sociale diversificato, con una forte marginalità geografica e culturale. In particolar modo, per la Secondaria di primo grado, rispetto alle realtà di Fenestrelle e di Perosa Argentina, il bacino di utenza del plesso di Perrero è estremamente limitato ed accoglie allievi provenienti, per la maggior parte, dai Comuni viciniori in un raggio di circa dieci chilometri.
(...)
Considerata questa situazione, nell'anno scolastico 2017/2018, la docente di Lettere ha avanzato la richiesta, stando al Decreto Legislativo 66 del 13 aprile 2017, di ottenimento di una cattedra mista, dividendo le 9 ore di Lettere previste per una delle due classi con un eguale numero di ore di sostegno da destinare ad un allievo con disabilità certificata ai sensi della Legge 104 del 1992.
La proposta è stata favorevolmente accolta dalla Dirigente Scolastica, a condizione di individuare, mediante le nomine da Graduatoria, un docente disposto a lavorare nella situazione parallela: 9 ore di Lettere nella rimanente classe e 9 ore di sostegno da destinare ad altro allievo certificato.
Individuato il docente con contratto a tempo determinato per il corrente anno scolastico è stata sperimentata la modalità, unica nell'Istituto, della cattedra mista.
L'idea alla base della proposta della cattedra mista è nata da diverse motivazioni:
- 1. Creare un ambiente di lavoro più stimolante e motivante;
- 2. Valorizzare la figura del docente di sostegno a lungo considerata marginale nei Consigli di Classe ed evitare l'esclusività dello stesso;
- 3. Favorire l'inclusione di tutti gli allievi;
- 4. Rafforzare la rete tra famiglie, Istituzione scolastica, Servizi sanitari e territorio. (...)
(...) L'intervento didattico, quindi, è stato focalizzato sugli allievi che sono stati protagonisti attivi del loro percorso scolastico; l'insegnante di sostegno pertanto ha svolto il ruolo di coordinatore e facilitatore del lavoro della classe. Con questa modalità di intervento è venuto meno il rapporto esclusivo tra docente e allievo con disabilità. Infatti l'insegnante è stato percepito dall'alunno e dai compagni come un docente (...)
La sperimentazione della cattedra mista, oltre ad aver riportato vitalità e novità ad un plesso periferico che rischia anche la chiusura a causa del costante calo degli iscritti, potrebbe avere il possibile beneficio di creare continuità didattica e professionale con ricadute positive sia sulla professionalità docente, maggiormente motivata e stimolata, sia sugli allievi che potrebbero contare su figure di riferimento costanti negli anni del ciclo di Scuola Secondaria di primo grado.
Perosa Argentina, 27 giugno 2018
I docenti
Alessandra Di Meo
Claudio Pinto