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22/07/18 - Cattedra mista: analisi e riflessioni di un'esperienza vissuta

Data: 
22/07/2018 - 22:02
Argomento: 
Cattedra Mista

Cattedra mista: analisi e riflessioni di un'esperienza vissuta

L’I.C. “C. Gouthier” di Perosa Argentina (TO) comprende 16 plessi, tra scuole dell'Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado, distribuite su un territorio montano che insiste sulle Valli Chisone e Germanasca. 

L’Istituto è inserito in un tessuto sociale diversificato, con una forte marginalità geografica e culturale. In particolar modo, per la Secondaria di primo grado, rispetto alle realtà di Fenestrelle e di Perosa Argentina, il bacino di utenza del plesso di Perrero è estremamente limitato ed accoglie allievi provenienti, per la maggior parte, dai Comuni viciniori in un raggio di circa dieci chilometri. 

Negli ultimi 10 anni le valli hanno assistito ad un calo demografico dovuto ad una forte delocalizzazione industriale che ha costretto molte famiglie a trasferirsi verso altri centri. 

Emergono, altresì, evidenze di grave disagio socio-ambientale per un significativo numero di studenti. Tutto ciò è particolarmente evidente nel plesso di Perrero, dove il numero di allievi con Bisogni Educati Speciali raggiunge mediamente percentuali pari al 50%. 

Da ormai diversi anni il numero estremamente ridotto di allievi frequentanti ha determinato la formazione di una pluriclasse nella Scuola Secondaria di primo grado del suddetto plesso. Inoltre, il decentramento territoriale ha causato la mancanza di continuità didattico-educativa del corpo docente. In aggiunta la rimodulazione dell'orario ha determinato la creazione di spezzoni orari poco ambiti dai docenti provenienti dal resto del territorio della Città Metropolitana di Torino. 

Solo la cattedra di Lettere completa il suo orario di 18 ore settimanali nella stessa sede, ma con un onere e un carico di lavoro rilevanti, dal momento che il docente deve affrontare le programmazioni disciplinari di Italiano, Storia e Geografia di tre classi, data l'esistenza di una pluriclasse. Nel caso particolare di Perrero, la docente di Lettere, unica titolare di cattedra a tempo indeterminato, ricopre anche il ruolo di Responsabile di Plesso con una mole di lavoro aggiuntiva a quelle che sono le pratiche didattiche ed educative. Per tutte le altre discipline esistono solo spezzoni orari che possono essere o meno completati con le altre cattedre dell'Istituto. 

Considerata questa situazione, nell'anno scolastico 2017/2018, la docente di Lettere ha avanzato la richiesta, stando al Decreto Legislativo 66 del 13 aprile 2017, di ottenimento di una cattedra mista, dividendo le 9 ore di Lettere previste per una delle due classi con un eguale numero di ore di sostegno da destinare ad un allievo con disabilità certificata ai sensi della Legge 104 del 1992. 

La proposta è stata favorevolmente accolta dalla Dirigente Scolastica, a condizione di individuare, mediante le nomine da Graduatoria, un docente disposto a lavorare nella situazione parallela: 9 ore di Lettere nella rimanente classe e 9 ore di sostegno da destinare ad altro allievo certificato. 

Individuato il docente con contratto a tempo determinato per il corrente anno scolastico è stata sperimentata la modalità, unica nell'Istituto, della cattedra mista. 

L'idea alla base della proposta della cattedra mista è nata da diverse motivazioni: 

1. Creare un ambiente di lavoro più stimolante e motivante; 

2. Valorizzare la figura del docente di sostegno a lungo considerata marginale nei Consigli di Classe ed evitare l'esclusività dello stesso; 

3. Favorire l'inclusione di tutti gli allievi; 

4. Rafforzare la rete tra famiglie, Istituzione scolastica, Servizi sanitari e territorio. 

Giunti alla conclusione dell'anno scolastico 2017/2018, i docenti coinvolti nella sperimentazione hanno espresso la volontà di documentare con il presente scritto gli esiti del lavoro svolto, evidenziando come le motivazioni iniziali siano state confermate. 

La presenza contemporanea di due docenti di Lettere, che mancava ormai da diversi anni nel piccolo plesso montano, ha stimolato e rimotivato entrambi gli insegnati impegnati nel doppio ruolo di docenti curricolari e di sostegno. Si è creato così un continuo e proficuo confronto sull'organizzazione didattico-disciplinare e sulle dinamiche relazionali degli allievi. 

A lungo nella scuola italiana il docente di sostegno è stato depauperato della sua professionalità e relegato al ruolo quasi esclusivo di assistenzialismo destinato ad un singolo allievo; molto spesso, dunque, è stato considerato figura marginale all'interno del Consiglio di Classe e non completamente funzionale alla crescita sociale e culturale dei componenti del gruppo classe. 

La figura del docente impegnato sul doppio fronte ha permesso che tale paradigma venisse meno, dal momento che, in entrambi i casi, i docenti interessati hanno svolto anche il ruolo di coordinatore di classe consentendo un rapporto continuativo e collaborativo con le famiglie e gli altri colleghi. 

La possibilità di poter spendere la propria professionalità su 18 ore settimanali in una singola classe ha avuto l'indubbio beneficio di permettere una visione d'insieme, il più possibile esaustiva, di tutti gli allievi nei diversi contesti didattici e relazionali. Ciò ha favorito anche la prevenzione o la risoluzione immediata di eventuali conflitti tra pari, nonché la condivisione con gli altri colleghi del Consiglio di Classe. Da coordinatori di classe, i docenti hanno potuto gestire la rete relazionale tra famiglie e istituzioni del territorio in modo più diretto, sereno e funzionale al benessere dei ragazzi. 

La conoscenza del gruppo classe frequentante la terza media da parte della docente titolare della cattedra di Lettere ha facilitato l'attuazione di interventi inclusivi immediati dal momento che le dinamiche relazionali, le difficoltà e le potenzialità di tutti gli studenti erano conosciute dal biennio precedente. Il docente di Lettere impegnato sulla pluriclasse, a sua volta, aveva avuto modo di lavorare e di conoscere gli allievi nel precedente anno scolastico come insegnante di Approfondimento di materie letterarie. La pregressa conoscenza ha favorito anche in questo caso un intervento mirato. 

L’ambiente scolastico, dato il numero esiguo degli alunni che frequentano le tre classi per un totale di 19, fa sì che nella scuola di Perrero sia possibile seguire gli allievi in modo molto costante e quasi personalizzato, favorendo metodologie didattiche e uso di strumenti inclusivi: peer tutoring, cooperative learning, role playing, mappe concettuali, schemi, materiali audiovisivi, etc. 

Dal canto loro gli stessi ragazzi hanno mostrato grande responsabilità, maturità, in taluni casi autonomia nella gestione del lavoro e supporto nei confronti di chi manifestava difficoltà. 

L'intervento didattico, quindi, è stato focalizzato sugli allievi che sono stati protagonisti attivi del loro percorso scolastico; l'insegnante di sostegno pertanto ha svolto il ruolo di coordinatore e facilitatore del lavoro della classe. Con questa modalità di intervento è venuto meno il rapporto esclusivo tra docente e allievo con disabilità. Infatti l'insegnante è stato percepito dall'alunno e dai compagni come un docente curricolare impegnato in compresenza con altri colleghi di diverse discipline; compresenza che, in molti casi, è stata tradotta in esperienze di programmazione interdisciplinare, ulteriormente motivante per tutti i docenti coinvolti e gli allievi. In queste esperienze è stato possibile esaltare i punti di forza di ciascun alunno, favorendo i diversi stili cognitivi dei ragazzi. Tutti hanno avuto le stesse opportunità, partecipato ai progetti, alle uscite didattiche e a tutte le attività proposte dal Piano dell'Offerta Formativa dell'istituto. 



La sperimentazione della cattedra mista, oltre ad aver riportato vitalità e novità ad un plesso periferico che rischia anche la chiusura a causa del costante calo degli iscritti, potrebbe avere il possibile beneficio di creare continuità didattica e professionale con ricadute positive sia sulla professionalità docente, maggiormente motivata e stimolata, sia sugli allievi che potrebbero contare su figure di riferimento costanti negli anni del ciclo di Scuola Secondaria di primo grado. 



Perosa Argentina, 27 giugno 2018 

I docenti 

Alessandra Di Meo 

Claudio Pinto

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