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19/07/18 Istruzione Domiciliare: interviene il TAR

Istruzione domiciliare negata a un alunno disabile, il Tar condanna il Miur

La sentenza del Tribunale amministrativo calabrese riguarda la vicenda di un ragazzino di Serra San Bruno affetto da una grave patologia. Risarciti i genitori

Una storia di diritti negati che, dopo più di tre anni, ha fatto avere giustizia a due genitori di Serra San Bruno, nel Vibonese, il cui figlio è affetto da gravi patologie disabilitanti. La famiglia in questione si era vista negare l’istruzione domiciliare dall’istituto comprensivo “Ignazio Larussa” nell’anno scolastico 2013-2014, e l’11 luglio scorso la seconda sezione del Tar Calabria si è pronunciata in merito al ricorso presentato dai genitori del ragazzino, che all’epoca frequentava la scuola elementare.

La sentenza dei giudici amministrativi ha dato ragione ai genitori e torto all’Istituto “Larussa” (non costituitosi in giudizio) e al Ministero dell’Istruzione, rappresentato invece dall’Avvocatura distrettuale di Catanzaro, disponendo anche un risarcimento per la famiglia. Decidendo sul ricorso presentato dai genitori del ragazzino, rappresentati dall’avvocato Luigi Combariati del foro di Catanzaro, il Tribunale amministrativo ha sostenuto che

«nel concreto caso di specie è comprovato che la patologia del minore era tale da giustificare l’assistenza domiciliare, essendo stata pacificamente riconosciuta dall’Ufficio scolastico regionale per la Calabria in riferimento all’anno scolastico 2014/2015, sulla scorta di conforme documentazione medica» (Per continuare a leggere cliccare qui)

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Articolo di S. Pel.Pubblicato nelCorriere della Sera del 18 luglio 2018

 

 

 

Data: 
19/07/2018 - 18:02
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