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Salve, sono l'insegnante di sostegno di un'alunna liceale per la quale è stato definito un piano educativo differenziato. Quest'alunna, per motivi terapeutici certificati, è impossibilitata a frequentare la scuola tutti i giorni e, pertanto, non segue tutte le materie. Vorrei sapere se i docenti che le insegnano devono, comunque, attribuire un voto agli scrutini e se, in generale, esiste una soluzione per pervenire ad una valutazione complessiva che non escluda le materie in questione (attività integrative e/o alternative?). Ciò consentirebbe di non arrecare disagio all'alunna e di rispettare la legge sulla privacy, evitando tabelloni e pagelle con caselle vuote. Ringraziando per la disponibilità, saluto cordialmente.. [Lettera firmata]
RISPOSTA - Trattandosi di assenze dovute a motivi di salute, suggeriamo di acquisire documentazione sanitaria, anche in relazione alla validità dell’anno scolastico (art. 7 DPR122/2009) e di prevedere, eventualmente, un servizio di istruzione domiciliare.
Per quanto riguarda la valutazione: per gli alunni con disabilità la valutazione deve sempre aver luogo, proprio per il suo carattere formativo ed educativo e per l'azione di stimolo che esercita nei confronti dell’allievo; questo anche in caso di PEI differenziato.
Il Consiglio di classe, di fatto, è chiamato a valutare i risultati dell'apprendimento, con l'attribuzione di voti relativi UNICAMENTE allo svolgimento del PEI, e non ai programmi ministeriali. Tali voti hanno valore legale solo ai fini della prosecuzione degli studi per il perseguimento degli obiettivi del piano educativo individualizzato. Fare riferimento al PEI per il Consiglio di classe costituisce un obbligo.