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NO ALLE AULE DI SOSTEGNO
"Le aule di sostegno sono la sconfitta dell'integrazione scolastica (o inclusione o universequità, come dir si voglia).
Le aule dedicate al "sostegno", indicate come luoghi sereni e gioiosi (aula del sorriso, aula delle autonomie, alletta del sole...) sono solo spazi vuoti, deprivati, stigmatizzanti. Sono spazi sprecati alla partecipazione alla vita sociale e regalati all'esclusione radicale.
Le aule di sostegno
- segnano confini,
- delimitano spazi,
- perimetrano siti.
Le aule di sostegno
- nascondono e celano
- oscurano e coprono alla vista e alla mente.
Le aule di sostegno
- negano l'alterità,
- affermano l'omogeneità,
- inneggiano allo "standard".
Le aule di sostegno distruggono quanto, fino a oggi, faticosamente costruito.
Considerazioni
Ma davvero qualcuno ancora oggi insegue questo "falso modello inclusivo"?
Davvero viene ancora promosso e sostenuto?
Davvero viene ancora proposto come "innovativo" quando è "riempito" di tanti e soli alunni con disabilità, promuovendolo a "laboratorio"?
Sembra assurdo, vero? Eppure esistono e, ahimè, resistono!!!!!
A noi non resta che contrastare questo modello. Contrastarlo con le nostre piccole azioni di ogni giorno.
Il contrasto vero si realizza nel creare "realtà autentiche", in cui ogni alunno sia riconosciuto come "persona unica e irripetibile", rispettata nella sua dignità e individuata come "l'Alterità" con la quale camminare fianco a fianco.
#noalleauledisostegno
"Non sono stigmatizzabili interventi individualizzati programmati e inseriti nel PEI (quindi concordati), ma è qui stigmatizzato l'uso distorto di spazi che tendono a riprodurre e, di fatto, attuano, forme di esclusione."
Evelina Chiocca