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C’è un vaccino che in Italia fanno in pochissimi bambini. Un vaccino che andrebbe somministrato per la prima volta a un anno e mezzo di vita. E da lì in poi tutti gli anni, a garantire una copertura stabile, almeno fino agli otto, nove anni d’età. Il vaccino previene un deficit importante. Un deficit che non andrebbe trascurato, ma che purtroppo la maggioranza dei genitori ed educatori perde colpevolmente di vista: stiamo parlando del vaccino contro il deficit d’immaginazione.[...]
Dal momento che l’immaginazione, quale facoltà mentale fondamentale e insostituibile dell’essere umano, vive la sua maggior fioritura tra i 18 mesi e gli 8/9 anni di vita di ciascun individuo, siamo convinti che sia proprio lì, a quell’età, che tutti dobbiamo iniziare a preoccuparcene, mettendo in atto ogni mezzo in nostro possesso per salvaguardarla da qualsiasi pericolo, da qualsiasi cosa possa nuocerle o, peggio, estinguerla. L’immaginazione va protetta. Ne va del nostro benessere, di quello delle future generazioni. Ne va della stessa sopravvivenza dell’uomo, per come siamo stati abituati a conoscerlo: un animale sociale, razionale e spirituale. Un animale con in più l’immaginazione. La facoltà che, per l’appunto, lo rese sociale, razionale e spirituale.
Articolo di Carlo Maria Cirino
https://carlomariacirino.com/2017/09/05/il-vaccino-piu-importante-che-nessuno-fa/