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I GRUPPI DI LAVORO PER L'INCLUSIONE
Che cosa cambia dal 1° settembre 2017
Il nuovo GLI
(Gruppo di lavoro per l’inclusione)
Il GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione), istituito dall’art. 9 del D.L.vo n. 66/2017, è il nuovo Gruppo di lavoro a livello di singola Istituzione Scolastica.
La Nota Miur 4 agosto 2017, Prot. n. 1553(inserire il link del 1553), che offre chiarimenti in merito alla decorrenza dei temrini di applicazione delle indicazioni del Decreto Legislativo n. 66/2017, ricorda che dal 1° settembre 2017 debbano essere istituiti i “nuovi” gruppi per l’inclusione scolastica: il GLIR presso ciascuna sede regionale, di cui abbiamo già parlato in questa scheda, e il GLI, presso ciascuna Istituzione scolastica.
Componenti del “NUOVO GLI”
I componenti del GLI, Gruppo di lavoro per l’inclusione, sono nominati dal Dirigente Scolastico, che presiede il gruppo, il quale li individua tra:
- docenti curricolari,
- docenti di sostegno
- specialisti della Azienda sanitaria locale (il decreto non lo specifica ma, certamente, questo personale sarà designato dall’Asl di competenza)
- e, eventualmente, da personale ATA.
Compiti del “NUOVO GLI”
Il “Nuovo GLI”, presieduto dal Dirigente scolastico, ha il compito di supportare:
- il collegio dei docenti nella definizione e nella realizzazione del Piano per l’inclusione,
- e i docenti contitolari (scuola primaria o infanzia) o i consigli di classe (scuola secondaria di primo e di secondo grado) nell’attuazione dei PEI.
Nota bene
a) Per la definizione e l’attuazione del Piano di inclusione, il GLI può avvalersi della “consulenza” delle seguenti risorse: genitori, studenti, rappresentanti delle Associazioni territoriali delle persone con disabilità.
b) Per poter realizzare il Piano di inclusione e il PEI, il GLI collabora con le istituzioni pubbliche e private presenti sul territorio.
Il Decreto legislativo n. 66/2017 ridisegna l’art. 15 della legge 104/2017: dal 1° settembre 2017 il GLH di Istituto non dovrà più essere costituito e, quelli presenti, dovranno essere annullati.
Le singole Istituzioni scolastiche dovranno procedere ad attivare il “Nuovo GLI”, al quale sono attribuiti precisi e specifici compiti, anche se risulta generico il riferimento al PEI (stranamente utilizzato al singolare).
Saranno i docenti dell’Istituto, scelti dal dirigente scolastico, a comporre questo nuovo gruppo, unitamente a rappresentanti del personale ATA (nomina che il dirigente potrebbe anche decidere di non effettuare) e a personale dell’ASL che, sicuramente, saranno nominati dall’Azienda sanitaria.
Il compito di questo gruppo è di supportare il Collegio docenti nella definizione e nella realizzazione del Piano per l’inclusione; ciò significa che il Piano per l’inclusione è “elaborato” primariamente dal Collegio Docenti.
E se il Collegio docenti si avvale del supporto del GLI, il GLI, a sua volta, può consultare genitori, studenti e rappresentanti delle Associazioni territoriali, che si occupano di disabilità.
In questo passaggio la norma appare alquanto poco chiara: se da un lato vi è un’azione di supporto e dall’altra la possibilità di fruire della consulenza, resta da capire come mai queste azioni comprendano le stesse attività.
MAPPA DEI COMPITI DEL "NUOVO GLI"
PIANO PER L’INCLUSIONE.
Che cos’è?
Il Piano per l’inclusione è il nuovo documento che ciascuna istituzione scolastica è chiamato ad adottare a partire dal 1° settembre 2017.
Il Piano per l’inclusione diviene parte integrante del Piano dell’Offerta Formativa triennale, pertanto viene predisposto nell’ambito della definizione del PTOF. Anche in questo caso i tempi appaiono decisamente “stretti” per le scuole: poiché il Piano per l’Offerta Formativa Triennale può essere rivisto annualmente, entro il mese di ottobre (art. 1 comma 12 della Legge 107/2015), significa che entro tale termine la scuola deve dotarsi del “Nuovo GLI”, e quindi il Dirigente dovrà procedere nominandone i componenti e invitando l’ASL ad inviare un suo rappresentante (e questo in assenza di una “quantificazione” dei componenti del gruppo; il decreto trascura, infatti, di stabilire “quanti” docenti incaricati su posto di sostegno, “quanti” docenti incaricati su posto disciplinare… ecc.).
Il Dirigente è bene che attenda indicazioni da parte del MIUR? O potrà (dovrà) procedere dato che il Ministero ha inviato comunicazione in merito alla data di costituzione dei nuovi gruppi?
Ipotizzando una solerte indicazione da parte del MIUR, dopo aver costituito il gruppo, seguendo lo schema sopra riportato, la scuola deve procedere per la definizione del Piano per l’inclusione.
In che cosa consiste questo nuovo documento?
Appare abbastanza generico il contenuto di questo nuovo documento. Il D.L.vo n. 66/2017 afferma che il Piano per l’inclusione:
- definisce le modalità per l’utilizzo coordinato delle risorse,
- definisce, facendo riferimento alle risorse, “il superamento delle barriere e l’individuazione dei facilitatori del contesto di riferimento”,
- contiene la progettazione e di programmazione di interventi volti a migliorare la qualità dell’inclusione scolastica.
Accanto a queste indicazioni generiche, viene precisato che questo Piano dovrà essere attuato “nei limiti delle risorse finanziarie, umane e strumentali disponibili” (art. 8, comma 2, del D.L.vo 66/2017).
Bisogna dunque far riferimento a ciò di cui la scuola dispone per migliorare la qualità dell’inclusione. Ogni risorsa aggiuntiva o necessaria non potrà essere erogata dal MIUR.
di Evelina Chiocca
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