Diventa un socio del CIIS
Entra a far parte della nostra associazione!
L'Associazione Tutti a Scuola denuncia la Pubblica Amministrazione
Si tratta di una denuncia penale, presentata presso la Procura di Napoli, Roma e Milano, «di fronte alla reiterazione costante di comportamenti della Pubblica Amministrazione lesivi del diritto allo studio dei minori con disabilità». La stessa associazione napoletana aveva messo a disposizione nei giorni scorsi il proprio studio legale, per un ricorso collettivo in caso di riduzione delle ore di sostegno
Non cessano le iniziative dell'attiva associazione napoletana Tutti a Scuola per il rispetto dei diritti degli alunni con disabilità e delle loro famiglie nelle scuole italiane. È infatti di queste ore la notizia che Tutti a Scuola, rappresentata da Antonio Nocchetti, «di fronte alla reiterazione costante di comportamenti della Pubblica Amministrazione lesivi del diritto allo studio dei minori diversamente abili, ha deciso di procedere in sede penale», come si legge in una nota dell'Associazione, che in tal senso ha presentato la propria denuncia alla Procura Generale della Repubblica di Napoli, Roma e Milano.
Nei giorni scorsi, poi, sempre Tutti a Scuola, ritenendo che la «Legge 122/10 abbia sostanzialmente determinato per i bambini in situazione di gravità ai sensi della Legge 104/92, l'impossibilità alla deroga per le ore di sostegno», nel caso in cui vi siano state riduzioni delle ore di sostegno rispetto allo scorso anno, ha messo a disposizione il proprio studio legale per un ricorso collettivo.
Da ricordare infine che poco meno di due settimane fa, l'associazione napoletana era scesa in piazza a Roma, davanti a Palazzo Montecitorio, per chiedere «il rispetto della Sentenza 80/10 della Corte Costituzionale, in modo tale che "gli insegnanti di sostegno siano pari alle effettive esigenze dell'alunno con diversa abilità"», ma anche «lo scioglimento delle classi con più di un alunno disabile con diagnosi di gravità e l'immediato reperimento di risorse dedicate alla formazione e all'aggiornamento permanente degli insegnanti curricolari e di sostegno» (se ne legga nel nostro sito cliccando qui). (S.B.)