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Sono circa 200mila gli alunni con disabilità e poco più di 94mila gli insegnanti di sostegno. In molte classi mancano ancora gli insegnanti. Nel frattempo si registrano classi sovraffollate e più alunni con disabilità inseriti nella stessa classe. Scoppia la scuola italiana ma non di salute. Scoppia l'integrazione scolastica! La situazione complessa non riguarda solamente i "numeri", intorno ai quali interviene il Tar laddove i genitori ricorrono, tocca anche quello che avviene nelle classi. Più volte è stato segnalato al MIUR il ritorno delle classi differenziali, come classi "di fatto": nonostante quanto riportato nelle Linee Guida, in cui il Ministro afferma che "... , è contraria alle disposizioni della Legge 104/92, la costituzione di laboratori che accolgano più alunni con disabilità per quote orarie anche minime e per prolungati e reiterati periodi dell’anno scolastico", nelle scuole italiane si rafforza la pratica di condurre gli alunni disabili "fuori dall'aula", tutti insieme oppure con alunni ritenuti scolasticamente deboli.(Nota Prot. 4274 del 4 agosto 2009). In questo caso ne rispondono la mancata professionalità dei docenti e dall'altro la responsabilità del dirigente scolastico. Occorre vigilare e bloccare queste modalità anti-inclusive e fortemente discriminatorie, oltre che contrarie alla normativa che ha abolito le classi differenziali.
Anmic: "Stanno rinascendo le classi differenziali"
Evelina Chiocca del coordinamento italiano insegnanti di sostegno al convegno dell'Anmic: "In Italia [circa, ndr] 200 mila studenti disabili e 94 mila insegnanti di sostegno. A pochi giorni del nuovo anno scolastico, disabili costretti a fare lezione separatamente
PESCARA. Spazio anche per i problemi della integrazione scolastica al secondo giorno congressuale dell’Associazione mutilati e invalidi civili in corso a Silvi Marina. A parlare Evelina Chiocca coordinatrice dell’associazione insegnanti di sostegno e referente scolastico dell’Anmic. A pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico, classi sovraffollate e disabili che con i loro insegnanti sono costretti a fare lezioni in ambienti separati. Questa la situazione di numerosi distretti a seguito del taglio del tetto al numero degli studenti e degli alunni disabili nelle classi. “ "Prima del Dpr 81/09 - ha spiegato nel suo intervento la Chiocca - il limite massimo di alunni in una classe di 20 studenti era di 2 disabili, uno, invece, in un’aula di 25. Avere tanti studenti insieme a giovani con disabilità significa ricreare classi differenziate perché gli insegnanti di sostegno sono costretti a fare lezione altrove. Abbiamo abolito le classi differenziali, ma nella pratica le stiamo reintroducendo. Non si può ridurre l’integrazione scolastica a dei numeri - ha aggiunto -. Perciò Insieme all’Anmic alla Fand e ad altre associazioni di disabili stiamo chiedendo al ministero di reintrodurre il tetto di alunni per classi”. In Italia ci sono circa 200 mila studenti disabili e 94 mila insegnanti di sostegno. Una cifra insufficiente, spiega la Chiocca, per le esigenze degli studenti disabili. “E’ importante che all’alunno venga dato tutto quello di cui ha bisogno. Lo Stato - conclude - deve impegnarsi, secondo quanto sancito dall’articolo 3 della costituzione, a rimuovere tutti quegli ostacoli che ne limitano la loro realizzazione”. (lc)
Redattore Sociale 16/09/2011