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NOTA BENE
Finché non saranno operativi i nuovi percorsi introdotti dai Decreti Legislativi della "Buona Scuola", entrati in vigore il 31 maggio 2017, per conseguire la specializzazione per le attività di sostegno, ad oggi, si fa riferimento al percorso formativo indicato dal Decreto Ministeriale 30 settembre 2011, attuativo dell'art. 13 del D.M. 249/2010.
Come acquisire le competenze per operare su "posto di sostegno"? Come specializzarsi? Il DM 249/10 delinea le modalità del nuovo percorso formativo.
Solo le Università sono autorizzate ad attivare i corsi ai quali possono accedere coloro che, avendo superato la PROVA DI SELEZIONE, sono in possesso di abilitazione all'insegnamento.
Ecco il percorso in sintesi (per una maggiore articolazione del corso seguire il seguente percorso:
Sintesi del nuovo percorso formativo
In base al Regolamento sulla formazione iniziale dei docenti (art. 13 del DPR 249/2010), il corso di formazione avrà la durata di un Anno Accademico, pari al conseguimento di 60 C.F.U. (minimo 8 mesi).
Per accedere al corso di specializzazione per le attività di sostegno, che l’art. 13 impropriamente definisce “sostegno didattico agli alunni con disabilità” (mentre la Legge 104/92 stabilisce che l’insegnante che opera su posto di sostegno viene assegnato alla classe e non all’alunno), sono necessari i seguenti requisiti:
Il corso è a numero chiuso, pertanto non aperto a tutti.
Il numero dei frequentanti è stabilito in base alle necessità territoriali (vedasi decreto ministeriale).
Al termine del percorso, che può essere attivato unicamente dalle Università, coloro che supereranno la prova conclusiva conseguiranno un titolo polivalente di specializzazione per il sostegno, grazie al quale potranno essere iscritti negli elenchi per il sostegno.
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